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Elisabetta Gregoraci: “A mio figlio Falco do una paghetta da gestire, deve capire che niente è dovuto”

Elisabetta Gregoraci racconta l’educazione di suo figlio, oggi 15 anni: “Io detesto i figli di papà, ci tengo a fargli capire che è un privilegiato”.
A cura di Andrea Parrella
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Elisabetta Gregoraci e i privilegi, i suoi e quelli di suo figlio. La conduttrice, intervistata dal Corriere della Sera, ha parlato del momento di carriera che sta vivendo, ma soprattutto della sua vita familiare, legata in particolare al figlio Nathan Falco, che ha 15 anni, con cui è lei il genitore ‘cattivo'. "È un percorso di crescita molto diverso da quello che ho avuto io. Tra i due genitori sono quella severa, quella dei no. Oggi magari gli danno fastidio, un giorno li apprezzerà. Già parte da una base fortunata, gli insegno il valore delle cose, riceve una paghetta mensile e deve saperla gestire, capire che niente è dovuto e non tutti hanno le sue possibilità".

Le parole di Elisabetta Gregoraci sull'educazione del figlio

Proprio a proposito di ciò che si possiede e delle corsie preferenziali, Gregoraci ci ha tenuto a sottolineare che fa di tutto per evitare che suo figlio possa distaccarsi dalla realtà in base a quello che ha: "Io detesto i figli di papà, lui è molto educato. In Kenya abbiamo casa, l’ho portato a fare un giro degli orfanotrofi, dove i bambini hanno un giocattolo in quindici, ci tengo a fargli capire che è un privilegiato", ha spiegato la conduttrice.

Il rapporto con Flavio Briatore

Se lei è il genitore severo, nella crescita di Nathan Falco Flavio Briatore è molto presente, nonostante da anni lei e Briatore siano separati. Lei racconta che per essere a questo punto "ci vuole un grande lavoro. Non è che ti lasci ed è subito tutto perfetto. Ci siamo impegnati e abbiamo trovato un equilibrio, mettendo al primo posto nostro figlio. Molti ragazzi vengono utilizzati per scontrarsi, noi non lo abbiamo fatto. A volte discutiamo, è normale, però abbiamo fatto un ottimo lavoro". Quindi aggiunge: "Ci vogliamo molto bene. Quando è stato male e l’hanno operato ho passato dieci giorni accanto a lui in ospedale, senza mollarlo un attimo, non è scontato".

Un affetto reciproco che ha dimostrato anche di recente, stando al fianco dell'ex compagno nel suo momento di difficoltà: "Io e Flavio siamo come Al Bano e Romina, ci vogliono vedere sempre insieme a tutti i costi. L’altro giorno una signora mi ha fermato per strada: ‘Ma Flavio dov’è?'. Mi fa ridere questa cosa". 

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