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Alessandro Haber: “Le molestie alla figlia di Gabriele Lavia? Follia, a pensarci ancora mi incazzo”

Alessandro Haber è uno degli attori più controversi della scena italiana che ha raccontato in un libro autobiografico il suo percorso artistico e non solo, rievocando momenti spiacevoli come l’accusa di molestie, mai realmente consumate.
A cura di Ilaria Costabile
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Alessandro Haber è uno degli attori più controversi della scena italiana, da grande interprete di cinema e teatro, la sua vita è stata segnata da incontri con personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo e che sono raccontati nel suo primo libro autobiografico -Volevo essere Marlon Brando- che, infatti, sta riscontrando un grande successo. In un'intervista al Corriere della Sera, l'attore ha raccontato alcuni dei momenti più intensi del suo percorso, in cui non è mancato qualche rimpianto e qualche aneddoto da dimenticare.

Il rimpianto per De Sica

Nella sua carriera Alessandro Haber ha lavorato con molti registi, alcuni tra i più grandi che hanno calcato le scene italiane, eppure se dovesse pensare ad un'occasione che non ha colto e che rimpiange ancora è quella di poter lavorare con uno dei più celebri nomi del cinema, ovvero Vittorio De Sica, come racconta affondando i ricordi nel passato:

Il mio più grande rimpianto è non aver lavorato con Vittorio De Sica ne “Il giardino dei Finzi Contini”. Io ero pronto a interpretare la parte di Bruno, il protagonista, ed ero già in contatto con De Sica e lo sceneggiatore del film, Salvatore Laurani. Un giorno ero con lui e all’improvviso squillò il telefono: era la segretaria di Vittorio che mi chiedeva di presentarmi in studio per quella parte. Ero pronto, avevo imparato persino le battute del copione. Ma in quell’occasione De Sica mi disse che preferiva un attore dal volto più delicato per il ruolo di Bruno, a me avrebbe invece assegnato un personaggio diverso. Io non avevo voglia di stare dentro a un film guardando fare a un altro ciò che sognavo io, e quindi rifiutai. Il film ha pure vinto l’Oscar e forse la mia vita sarebbe cambiata se avessi accettato. O forse no. In ogni caso resiste ancora oggi il piccolo dolore di non aver condiviso il set con Vittorio De Sica

L'infamante accusa di molestie

Tanti i ruoli da lui interpretati, tanti gli incontri, gli elogi ricevuti negli anni, ma non sono mancati anche momenti spiacevoli che hanno ferito particolarmente l'attore segnato da un'accusa infamante sul suo conto di cui, però, è riuscito a liberarsi. In passato, infatti, fu accusato di aver abusato della figlia di Gabriele Lavia, anche lei attrice, con la quale Haber era protagonista di uno spettacolo teatrale:

La storia delle molestie alla figlia di Gabriele Lavia è stata pura follia. Ma stiamo scherzando? Solo a ripensarci mi incazzo ancora. Eravamo davanti a trenta persone in quell’occasione, eravamo sul palco per le prove dell’Otello. E la passionalità del bacio di cui sono stato accusato è la passionalità del personaggio che stavo interpretando, piuttosto. Ho ricevuto delle scuse dopo, ma questa vicenda mi ha fatto molto male. Non ho mai forzato nessuno ad avvicinarsi a me in generale. Figuriamoci se lo faccio con le donne, che sono loro a scegliere se lasciarsi amare.

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