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Mamma abusa del figlio nel giorno del primo suo compleanno: il piccolo muore con 89 ferite

Hoss Wayne Benham, di Cullman, in Alabama, è morto nel giorno del suo primo compleanno torturato e abusato dalla mamma e dal suo compagno. Sul suo corpo sono state trovate 89 ferite, di cui molte sul collo, la testa e i genitali, a conferma della violenza subita. La coppia si è difesa affermando che il piccolo era annegato nella vasca da bagno: “È davvero incredibile quello che è successo a questo bambino”.
A cura di I. A.
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Torturato e abusato nel giorno del suo primo compleanno dalla mamma e dal suo compagno. È morto così Hoss Wayne Benham, di Cullman, in Alabama, Stati Uniti: sul suo corpo sono state trovate 89 ferite, di cui almeno 38 tra cil collo e la testa, causate probabilmente da un corpo contendente, come hanno rivelato i risultati dell'autopsia. Altre lesioni sono state riportate sugli occhi, sulle braccia e sulle gambe, oltre che sui genitali, a conferma della violenza sessuale subita. I fatti risalgono a circa 5 anni fa: era l'11 marzo 2014 quando il piccolo è stato portato in ospedale dalla coppia e ne è stato dichiarato il decesso poco dopo. La mamma Crystal Ballenger e il suo compagno Jeffrey Hugh Brown sono stati immediatamente arrestati e accusati di omicidio e tortura, come riporta il quotidiano locale Cullman Time. Entrambi sono stati trovati positivi ad alcune sostanze stupefacenti tra cui MDMA, anfetamine e metanfetamina.

La coppia è comparsa davanti ai giudici lo scorso lunedì, quando l'udienza per decidere la sorte di Brown è stata rinviata alla fine dell'estate. Al termine del processo potrebbero essere condannati alla pena di morte se dichiarati colpevoli. "È davvero incredibile quello che è successo a questo bambino", aveva commentato il procuratore distrettuale di Cullman, Wilson Blaylock, dopo che i due erano stati incriminati nel 2015, aggiungendo che le "ultime 36 ore di vita del piccolo sono state trascorse in orrore e con dolore indicibile". La mamma di Hoss e il suo compagno si erano inizialmente difesi affermando che il bambino era morto annegato nella vasca da bagno di casa, mentre insegnavano a lui come trattenere il respiro sott'acqua. Ma la loro versione dei fatti è stata subito smentita dai risultati dell'autopsia: secondo l'autopsia sul corpo della vittima vi erano lividi e una frattura del cranio segni di un violento abuso. In attesa della sentenza definitiva, entrambi restano in carcere.

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