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Siri, Di Maio: “Si dimetterà, abbiamo maggioranza in Cdm. Lega sceglie strada della casta”

Luigi Di Maio, intervistato a CartaBianca da Bianca Berlinguer bacchetta la Lega per aver intrapreso la strada “della vecchia politica, quella che protegge sempre i suoi politici”. È sicuro della decadenza di Siri: “Può tornare a fare il senatore. Decadrà da sottosegretario, noi abbiamo la maggioranza in cdm, nove a sei”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il vicepremier e capo politico del M5s Luigi Di Maio, intervistato a CartaBianca su Rai 3 è tornato sul caso Siri, il cui destino verrà deciso probabilmente domani al Consiglio dei ministri, dopo la richiesta di revoca avanzata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte"Siri può tornare a fare il senatore. Decadrà da sottosegretario, noi abbiamo la maggioranza in cdm, nove a sei". Poi l'affondo: "La lega ha avuto vantaggi dallo stare al governo con noi" condividendo temi su "povertà, lotta alla corruzione e legalità. Non può pretendere che stando al governo con noi il Movimento non possa dire la sua su un argomento importante come questo".

"La cosa che chiediamo da tre settimane è che Siri si dimetta per non gettare ombre sul governo – ha aggiunto – la Lega ha deciso di proteggere Siri inspiegabilmente e domani va in consiglio dei ministri, hanno voluto intraprendere la strada della vecchia politica che protegge sempre i suoi politici, Ha scelto la vecchia strada della casta che protegge i suoi uomini a prescindere".

Il capo politico del M5S ha anticipato che domani porterà il salario minimo in Cdm: "Sappiamo che Salvini vuole portare la flat tax in cdm, io non vedo l'ora: se la flat tax serve ad abbassare le tasse al ceto medio noi siamo prontissimi a votarla. E se ci portano anche le coperture noi li ringraziamo".

"Per me è possibile fare il salario minimo orario che non richiede costi. Ma, detto questo, da qui alla legge di bilancio per me inizia un percorso che prevede, tra l'altro, una seria lotta alla evasione" anche "per evitare di aumentare l'Iva. Lavoreremo su questo e sul carcere per i grandi evasori – ha spiegato – Poi dobbiamo fare ancora una legge sul conflitto di interessi, sulle lobby e sui tempi dei processi". Quindi il ministro ha commentato le dichiarazioni della Commissione Ue, che oggi ha di nuovo tagliato le previsioni di crescita per l'Italia"Sia l'Istat che la Commissione europea dicevano che l'Italia era in recessione: ora le loro previsioni smentiscono loro stesse. Noi nella produzione industriale superiamo pure la Germania". 

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