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Il sindaco di Bologna contro Alfano: “Annullare nozze gay? Non obbedisco”

È polemica dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha annunciato una circolare con la quale chiederà di cancellare le trascrizioni delle unioni gay fatte all’estero. Il sindaco di Bologna Virgilio Merola parla di “circolare stupida”.
A cura di Susanna Picone
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Da questa mattina, in seguito alle parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano, si è tornati a discutere dei matrimoni gay in Italia. Alfano, in particolare, ha chiesto di annullare tutte le trascrizioni delle nozze gay celebrate all’estero. Questo perché, ha detto il ministro, in Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso quindi quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri di stato civile italiano. Le parole del leader di Ncd hanno scatenato, com’era prevedibile, molte polemiche. Tanti i sindaci italiani che non vogliono fare passi indietro sulla questione. E in particolare una dura risposta al ministro è arrivata da parte del primo cittadino di Bologna, Virgilio Merola. “Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all'estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco”, ha annunciato Merola. Il sindaco di Bologna, dove le prime trascrizioni sono state fatte a settembre, ha chiarito: “ Nessun motivo di ordine pubblico impedisce la trascrizione. Occorre che il Parlamento si decida finalmente ad approvare una legge, questo è il tema che dovrebbe riguardare un ministro della Repubblica”. Secondo Merola la mancanza di una legge nazionale è “un’inadempienza vergognosa”. “Leggeremo la loro stupida circolare – ha detto ancora il sindaco – annulleranno l'atto, non sarò certamente io a farlo e si assumeranno le loro responsabilità”.

Alfano blocca il registro delle nozze gay, le reazioni della politica

Il sindaco di Bologna non è stato comunque l’unico a rispondere all’annuncio di Alfano. Dura, ad esempio, la replica di Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico: “Caro Alfano, ha scritto Orfini, invece di annullare le trascrizioni dei matrimoni gay preoccupiamoci di renderli possibili anche in Italia”. Sulla stessa linea il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza: “Alfano si occupa con molta insistenza di nozze gay, come se da questo dipendesse la sicurezza del Paese. E i diritti delle persone invece?”. Anche Mara Carfagna, ex ministro delle pari opportunità, ha commentato l’annuncio di Alfano parlando di “vuoto normativo da colmare”. Per Nichi Vendola, leader di Sel, Alfano si è invece comportato “come un ministro della polizia austroungarica dell'epoca risorgimentale. Esca dalle caverne”.

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