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Teramo: dottoressa sgozzata, il presunto killer si è suicidato: trovato impiccato

L’oncologa di 53 anni è stata sgozzata nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero (Teramo). Aveva presentato già due denunce contro quell’uomo che la tormentava da tempo. “Entrambe archiviate” sottolinea il suo avvocato. Ester aveva due figli, il suo compagno era scomparso due anni. Stamane il presunto killer è stato trovato impiccato in un appartamento di Martinsicuro.
A cura di Biagio Chiariello
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 Si sarebbe ucciso, impiccato, Enrico De Luca., il presunto killer di Ester Pasqualoni, dottoressa 53 anni, uccisa ieri nel parcheggio dell'ospedale della Val Vibrata di Sant'Omero (Teramo). La donna aveva denunciato già due volte quell’uomo che la tormentava con appostamenti, telefonate, messaggi. Ma si era decisa solo dopo averlo trovato sotto casa del suo compagno, scomparso a febbraio di due anni fa per un infarto. Ma non è servito a niente, come evidenzia anche il suo avvocato suo avvocato, Caterina Longo: “Le denunce erano state archiviate. Lui aveva avuto anche il divieto di avvicinarsi ma poi la misura è stata revocata”.

Ad ammazzarla ieri sarebbe stato proprio quello stalker, poi fuggito su un’auto bianca, sembra una Peugeot 206, poi ritrovata a Martinsicuro (Te). All'interno dell'auto sarebbero state trovate anche tracce di sangue. “Quante volte sedute a ragionare di quell’uomo, quel maledetto che ti perseguitava… e non sono riuscita a risolverti questa cosa… Me lo porterò dentro tutta la vita. Ti voglio bene donna e amica speciale… Ti voglio bene” ha scritto, affranta, il suo legale su Facebook. L'uomo è stato trovato cadavere in un appartamento di Martinsicuro.

Le hanno tagliato la gola

A dare l'allarme è stato un altro dipendente dell'ospedale che l'ha trovata con la gola tagliata, riversa a terra in una pozza di sangue.  “L’hanno ammazzata! L’hanno ammazzata!”, ha urlato entrando nel Pronto soccorso. Il primo ad intervenire è stato il medico del 118 Piergiorgio Casaccia che inizialmente non si è reso conto che quel corpo a terra fosse della collega. “Era sfigurata ma respirava ancora – ha raccontato – nel giro di pochi secondi è morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che fosse lei”. Intorno ad Ester c’erano evidenti segni di colluttazione. Due borse a terra e il cellulare.

Chi era lo stalker di Ester

Secondo gli investigatori (il pm è Davide Rosati) lo stalker di Ester era un uomo di 65 anni di Martinsicuro non riconducibile all’ambiente sanitario. La donna ne aveva paura, tanto che al termine del turno di lavoro in ospedale si faceva quasi sempre accompagnare da qualcuno alla macchina. Ieri pomeriggio purtroppo non è stato così. Su Facebook aveva rimosso tutte le sue foto e pare vivesse in uno stato costante di angoscia. Aveva avuto due figli di 14 e 16 anni da una precedente relazione. Il suo ultimo compagno, come accennato, era scomparso due anni fa. Anche per questo forse si era rifugiata in quel lavoro di oncologa che amava tanto, come dimostra l’encomio sul web, in una lettera aperta pubblicata su una testata locale "I due punti" a novembre del 2014.

Il ricordo della dottoressa

"Non conoscevo personalmente la Dottoressa Pasqualoni uccisa ma tutte le persone che ho sentito mi dicono essere stata una persona completamente dedita al suo lavoro". Sono le parole di don Michele Seccia, vescovo di Teramo-Atri. "Un omicidio efferato – aggiunge il Monsignore – che evidenzia come ci sia un'emulazione del male. C'è un senso di sconforto e restiamo allibiti davanti a questi episodi che descrivono un clima di violenza nel quale si tende ad agire d'istinto, piuttosto che usare la ragione", prosegue Seccia. Stiamo perdendo il controllo del senso dell'umanità e assistiamo alla svalutazione del senso della vita",  dice ancora.

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