Willy, il ministro Bonafede: “Non oso immaginare dolore dei genitori, serve certezza della pena”
"Come cittadino ho provato tanta rabbia per quello che è successo e come genitore non oso immaginare il dolore dei suoi genitori", ha dichiarato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando dell'omicidio di Willy Monteiro, ucciso a calci e pugni nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro. Sulle indagini l'esponente 5 Stelle ha detto che "l'autorità giudiziaria farà i suoi accertamenti, su cui io non posso e non voglio entrarci. Ma da ministro ho cercato di consolidare la certezza della pena. La pena ha funzione rieducativa ma deve essere certa e i cittadini la devono percepire come tale". Per il ministro, intervistato questa mattina nel corso della trasmissione di Rai Tre ‘Agorà', "è fondamentale che i cittadini percepiscano una risposta forte dello Stato. Bisogna però intervenire anche sul tema della prevenzione rispetto alla degenerazione della violenza. Ho parlato con il ministro Lamorgese e siamo d'accordo che si debba lavorare su misure che possano prevenire fatti del genere".
Ieri inaugurato un murales per Willy a Paliano
Ieri sera a Paliano, il paese della famiglia di Willy, è stato inaugurato un murales in ricordo del 21enne. È stato realizzato dallo street artist toscano Ozmo e l'iniziativa è stata promossa dalla rivista Vanity Fair, che ha dedicato la copertina del numero in edicola oggi proprio a Willy. "Mai più", il titolo sull'immagine del grande murales. "Perché la morte di WILLY non sia vana, dobbiamo sederci a un ideale immenso tavolo e guardarci tutti in faccia, dirci che abbiamo fallito come politici e come genitori, e alzarci solo quando abbiamo un'idea di come correggere le cose", ha dichiarato il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri.
Per l'omicidio del 21enne tre ragazzi sono in carcere a Rebibbia: i fratelli e Mario Pincarelli. Francesco Belleggia si trova invece ai domiciliari. Quest'ultimo ha raccontato al gip che a picchiare Willy sarebbero stati i Bianchi e che la rissa sarebbe scoppiata a causa di Pincarelli.
