Voti in cambio di soldi e favori ai clan camorristici di Napoli: cinque arresti tra Roma e Latina

Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione del Comando provinciale dei carabinieri di Latina a Roma, Napoli, Terracina, Latina e provincia. Cinque persone sono state arrestate su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia capitolina con accuse che vanno, a vario titolo, dallo scambio elettorale politico mafioso, all'estorsione aggravata dal metodo mafioso, al trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti. Tra le persone arrestate, anche un soggetto accusato di appartenere al clan camorristico ‘Licciardi', riconducibile alla cosiddetta Alleanza di Secondigliano. Si tratterebbe di Edoardo Marano, marito della figlia di uno dei maggiori esponenti del clan. In totale sono stati sequestrati preventivamente beni immobili e quote societarie per un valore di oltre 10 milioni di euro.
Al momento non sono state diffuse ulteriori informazioni sull'operazione, che ha riguardato diverse province. Dalle prime informazioni emerse, sembra che alcuni politici abbiano elargito favori e agevolato il clan Licciardi per ottenere in cambio voti e quindi cariche istituzionali. Le indagini, che sono andate avanti per diversi anni, hanno portato all'arresto del consigliere comunale di maggioranza di Terracina Gavino De Gregorio, che adesso si trova ai domiciliari. Arrestato anche un uomo titolare di una nota agenzia immobiliare.