Violenze e minacce per costringere costruttore a cedere proprietà: nove arresti, anche un imprenditore

Nove persone sono state arrestate questa mattina dalla Direzione investigativa antimafia con l'accusa di aver costretto – con violenze e minacce continue – un imprenditore a cedere immobili a un prezzo di molto inferiore a quello di mercato. L'operazione, nata da un filone di indagine nato dall'operazione Assedio del 2018, ha riguardato nove persone, di cui sei in carcere (tre erano già nel penitenziario proprio per l'operazione Assedio) e tre ai domiciliari. Si tratta di persone che fanno parte di gruppi legati alla mafia siciliana e alla criminalità organizzata romana, tra i quali era nato un sodalizio proprio per estorcere denaro.
In particolare, in questo caso, i nove sono stati arrestati perché "con più azioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso e riunione tra loro, con violenza e minaccia, costringevano l'imprenditore Emanuele Rossi, titolare della società Rossi Costruzioni Edili a cedere la proprieta' di tre unita' immobiliari facenti parte del complesso immobiliare a Pomezia a prezzi inferiori a quelli di mercato per un valore corrispondente a circa 300.000 Euro".
E proprio dall'operazione Assedio del 2018, che portò all'arresto di 63 persone tra Roma e Latina, che è nata questa nuova inchiesta. Un'indagine che ha portato alla luce un sistema di alleanze tra la mafia siciliana e la criminalità organizzata romana, create appositamente per estorcere denaro. In questo caso l'imprenditore, terrorizzato ormai dalle continue minacce a lui e alla sua famiglia, dai colpi d'arma da fuoco sparati contro il complesso immobiliare che stava costruendo, si era affidato alla ‘protezione' della mafia siciliana. Che in realtà, lungi dall'essere rivale del gruppo romano, lavorava con esso per estorcere quanti più immobili possibili al costruttore. Per questo si erano rivolti a un altro imprenditore, che si era fintamente proposto come mediatore per interrompere le minacce e le violenze: e per questo gli aveva fatto firmare due contratti di sponsorizzazione in favore di una società di basket e di calcio per un valore complessivo di 100mila euro. Anche quest'uomo è stato arrestato.