video suggerito
video suggerito
Donna e neonata morte a Villa Pamphili

Villa Pamphili, non solo regista: Kaufman a Roma si è presentato anche come tenore al Teatro dell’Opera

Francis Kaufman, prima di uccidere la compagna Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda abbandonando i corpi a Villa Pamphili, avrebbe scritto anche al Teatro dell’Opera di Roma: “Sono un tenore, fatemi cantare”. Non solo regista, Kaufman aveva almeno tre identità e tre diversi mestieri.
A cura di Beatrice Tominic
115 CONDIVISIONI
Francis Kaufman aka Rexal Ford.
Francis Kaufman aka Rexal Ford.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Francis Kaufman, Rexal Ford, Matteo Capozzi. Regista, sceneggiatore, chef e anche cantante lirico. Kaufman arrivato a Roma voleva sostenere un provino al Teatro dell'Opera e, per farlo, aveva inoltrato diverse email al direttore. Restano ancora molti i punti che l'uomo, accusato di duplice omicidio nei confronti della compagna Anastasia Trofimova, 29 anni a settembre e della figlia, la piccola Andromeda, che ne avrebbe compiuto uno la settimana successiva alla sua morte e dell'occultamento dei due cadaveri a Villa Pamphili.

Oltre a chiarire i motivi delle tre identità che utilizzava, due delle quali create ad hoc per Malta, dove mostrava un passaporto statunitense che sembrava autentico e per Roma, dovrà spiegare anche come si muoveva nella ricerca di lavoro, presentandosi talvolta come regista, altre come chef, soprattutto a Malta e, infine, come cantante lirico a Roma.

Il suo arrivo è previsto nella capitale nella giornata di domani. Arriva dalla Grecia dopo la diffusione di un mandato di arresto internazionale , dove è stato arrestato nell'isola di Skiathos raggiunta a qualche giorno dal ritrovamento dei due corpi nel parco della capitale. Nel frattempo, detenuto in Grecia a Larissa, ha distrutto la cella: ad aspettarlo, a Roma, il reparto psichiatrico di Rebibbia. Respinta la richiesta di estradizione negli Stati Uniti dove l'uomo è stato arrestato cinque volte. Dal suo arrivo in Italia il giudice ha cinque giorni di tempo per l’interrogatorio di garanzia.

La richiesta di audizione al Teatro dell'Opera di Roma di Kaufman

Chef a Malta, finto regista e sceneggiatore ovunque e, a Roma, anche cantante lirico. Si era presentato così al Teatro dell'Opera di Roma Francis Kaufman per chiedere un provino per essere assunto a cantare. L'addetto all'ingresso del teatro, però, lo ha bloccato all'entrata, fornendogli un indirizzo email a cui scrivere.

Non sappiamo con quale delle identità si sia presentato al Teatro, forse anche con quella reale, sfruttando la quasi omonimia con il tenore Jonas Kaufmann. Ciò che è certo è che il suo tentativo non è andato a buon fine. E non gli è rimasto altro che, forse, tornare al cinema. 

Sicuramente, però, ciò che resta di questo nuovo tentativo di trovare un (nuovo) lavoro ora si trova al vaglio degli inquirenti: la missiva è finita fra gli atti del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e del pm Antonio Verdi.

L'arrivo a Roma: tutte le domande a cui deve rispondere Kaufman

Una volta in Italia Kaufman non soltanto dovrà rispondere alle domande sulle molteplici identità e sui tanti lavori per cui si è proposto, talvolta fingendo un'esperienza che in realtà non ha. Per prima cosa sarà sottoposto al test del Dna per verificare la parentela con la piccola Andromeda, poi dovrà spiegare l'accaduto, motivare i depistaggi, come quando ha spiegato che la compagna era scappata con l'ex fuori città, mentre invece giaceva già morta a Villa Pamphili ed esprimersi sul comportamento violento nei confronti di Trofimova.

"Per mesi non siamo riusciti a parlare con lei, poi quando ci ha richiamato ha detto che era stato lui a toglierle la sim dal cellulare", ha spiegato ieri il padre della ventinovenne. "Ci ha detto che aveva perso i documenti in una borsa caduta in mare. Io so che c'entra Kaufman", è quanto già dichiarato dalla madre di Trofimova.

Anche il telefonino di Kaufman, inoltre, dovrà essere sottoposto agli esami di rito per cercare di ricostruire cosa possa essere accaduto in questa terribile vicenda. Negato, invece, l'accesso agli estratti conto del quarantaseienne, anche se il dato sembra essere irrilevante: per stare lontano dagli Stati Uniti dopo i cinque arresti, la famiglia gli passava una paghetta di circa 5mila euro al mese.

115 CONDIVISIONI
90 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views