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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

La bimba trovata morta insieme alla madre a Villa Pamphilj si chiamava Andromeda ed era nata a Malta pochi mesi fa

Si chiamava Andromeda la bimba trovata morta insieme alla mamma a Villa Pamphilj due settimane fa. Aveva qualche mese ed era nata a Malta.
A cura di Beatrice Tominic
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Era nata a La Valletta qualche mese fa ed è morta all'inizio del mese di giugno, probabilmente strangolata. Questa è la storia della bimba rinvenuta insieme al corpo della mamma a Villa Pamphilj nei giorni scorsi. La bambina, secondo quanto ha spiegato quello che si è presentato come suo papà e che potrebbe essere anche il suo assassino, si chiamava Andromeda. Era nata a Malta, dove i genitori, l'uomo fermato in Grecia e la donna trovata morta a pochi metri da lei, hanno vissuto per un breve periodo. Negli ospedali di Malta, però, non ci sarebbero tracce della bambina né della mamma: non si esclude che possa essere nata in casa. Ancora da identificare la mamma della piccola.

La donna trovata morta a Villa Pamphilj.
La donna trovata morta a Villa Pamphilj.

Chi era la mamma della piccola Andromeda: continuano gli accertamenti

Ventinove anni, bionda con gli occhi chiari, tratti somatici che richiamano l'Est Europa. Alta 164 centimetri e dal peso di 58 chili, dei tatuaggi fra cui uno scheletro che fa surf. Sono ancora troppo poche le informazioni sulla donna trovata morta a Villa Pamphilj, in un sacco nero della spazzatura. Di lei sappiamo che si faceva chiamare Stella e che, secondo quanto ha spiegato un amico della coppia agli inquirenti, lavorava come informatica o, addirittura, come hacker. Sembra, inoltre, che parlasse russo: al caso sta collaborando anche l'ambasciata russa, l'identificazione potrebbe essere vicina.

Le indagini in corso: accertamenti sull'identità del padre della piccola

Nel frattempo continuano le indagini. Dopo essere stato fermato in Grecia, gli inquirenti stanno cercando ulteriori informazioni su quello che si è presentato come il padre della piccola. Il nome dei documenti, con cui si era presentato in Italia e soprattutto a Malta, era quello di Rexal Ford. Il nome che risulta scritto sui registri dell'anagrafe, però, è Francis Kaufmann. Per fare chiarezza sulla sua identità, chi indaga ha chiesto la collaborazione degli agenti dell'Fbi che si trovano nell'ambasciata statunitense.

L’uomo fermato in Grecia.
L’uomo fermato in Grecia.

Sono stati questi ultimi a scoprire che i documenti di cui era in possesso l'uomo, ottenuti sei anni fa con un'autocertificazione, riportano un nome fittizio. Così hanno iniziato a ricostruire l'identità di Kaufmann. Avrebbe vissuto negli Stati Uniti fino al 2021, dove è stato arrestato cinque volte per violenza domestica e ha scontato 120 giorni di carcere, con l'accusa di aver aggredito una persona e causatole gravi lesioni fisiche.

Continuano gli accertamenti anche sul suo conto: sembra che, una volta venuto in Italia, si facesse chiamare con un terzo nome, utilizzato anche sui social network. Nei suoi confronti l'accusa è quella di omicidio e di occultamento di cadavere.

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