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Vigilessa chiede a dirigenti Forza Nuova di mettere la mascherina: loro la insultano

Roberto Fiore e Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, hanno insultato una vigilessa che gli aveva chiesto di indossare la mascherina. Solidarietà all’agente da parte della sindaca Virginia Raggi: “Ferma condanna per due esponenti di Forza Nuova che sabato a Roma hanno insultato una vigilessa”.
A cura di Enrico Tata
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I leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino avrebbero insultato una vigilessa, ‘colpevole' di aver chiesto loro di indossare la mascherina. Sarebbe successo sabato sera nei pressi di Ponte Milvio. Alcuni vigili avrebbero notato un gruppetto di sei persone senza mascherina, si sono avvicinati per chiedere loro di indossarla nel pieno rispetto delle regole. Castellino e Fiore avrebbero risposto presentando un certificato medico che li esonererebbe dal portare la mascherina (su questo documento sono in corso alcune verifiche), poi la discussione sarebbe salita di tono e i due avrebbero insultato una vigilessa. I dirigenti di Forza Nuova sono stati per questo identificati, mentre gli altri quattro si sarebbero allontanati.

Roberto Fiore ha fondato Forza Nuova, movimento di estrema destra, nel 2007. Giuliano Castellino è l'attuale leader di Forza Nuova. Nelle ultime settimane i militanti di Forza Nuova hanno organizzato o partecipato a molte manifestazioni di protesta contro le decisioni del governo Conte, ‘negazioniste' e ‘no mask'.

La sindaca Raggi ha telefonato alla vigilessa insultata dai dirigenti di Forza Nuova

Stando a quanto si apprende, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, avrebbe telefonato alla vigilessa insultata per esprimerle solidarietà. "Ferma condanna per due esponenti di Forza Nuova che sabato a Roma hanno insultato una vigilessa: aveva chiesto loro di indossare mascherina. A lei esprimo tutta la mia solidarietà", il tweet della prima cittadina.

Anche il segretario del Partito democratico romano, Andrea Casu, ha voluto esprimere la sua vicinanza all'agente. "Nessuna motivazione giustifica gli insulti a chi sta servendo lo Stato per garantire la sicurezza di tutti. ‘Legge e ordine' sì, purché valga solo per gli altri. Perché quando la legge interviene su di loro, non la amano più così tanto: a volte si danno alla fuga e alla latitanza, da perfetti nostalgici, a volte si danno all'insulto nei confronti di una lavoratrice rea di aver chiesto solo il rispetto delle regole. Oggi come ieri non vinceranno. Mai".

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