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Vietato il calcetto e i romani diventano giocatori di padel: “Sport cresciuto esponenzialmente”

“Questo sport è cresciuto del 300, 400, 500 per cento in un anno, non so. Gli stessi organizzatori di tornei di calcio a cinque ora stanno diventando organizzatori di tornei di padel. Si tratta di uno sport che possono fare tutti, io ho visto giocare qui un nonno con un nipote di 14 anni, ho visto venire una mamma con il figlio, famiglie intere…”, spiega ai microfoni di Fanpage.it un socio di un circolo romano.
A cura di Enrico Tata
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A causa della pandemia da coronavirus il padel, uno sport molto simile al tennis, sta avendo un vero e proprio boom. Questo perché le palestre sono chiuse, gli sport di squadra amatoriali sono vietati (calcetto su tutti) e in generale sono vietati tutti gli sport al chiuso. In zona rossa, tuttavia, è vietato anche il padel (amatoriale) e quindi, nei giorni delle festività natalizie, l'unico modo per praticare sport è quello individuale, nei dintorni di casa e all'aperto (insomma, la classica corsetta). A Roma moltissimi circoli di padel resteranno chiusi fino alla Befana, mentre altri, forse, utilizzeranno un escamotage per rimanere aperti.

Tennis e padel sono gli unici sport non individuali che possono essere praticati

Dal 7 gennaio, però, i campi di padel torneranno probabilmente ad essere pieni a tutte le ore della giornata. A Roma ne stanno nascendo tantissimi e molti centri sportivi stanno ricovertendo i campi da calcio e calcetto in campi per praticare questo sport. Sul lungotevere, ormai, è un susseguirsi di partite di padel. "Tennis e padel, non rientrando nelle categorie degli sport di contatto, potranno continuare solo in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei protocolli di sicurezza“, la spiegazione dello stesso governo, che autorizza lo svolgimento di questi due sport.

"Crescita esponenziale per il padel"

"Tanta gente si è riversata su questo sport, vista l'impossibilità si svolgere tornei di calcio a 5 o calcio a 8, per esempio. Questo sport è cresciuto del 300, 400, 500 per cento in un anno, non so. Gli stessi organizzatori di tornei di calcio a cinque ora stanno diventando organizzatori di tornei di padel. Si tratta di uno sport che possono fare tutti, io ho visto giocare qui un nonno con un nipote di 14 anni, ho visto venire una mamma con il figlio, famiglie intere…", spiega ai microfoni di Fanpage.it un socio di un circolo romano. In zona rossa si può giocare solo se si tratta di sport di rilevanza nazionale e in alcune regioni questa regola è stata aggirata tesserando moltissimi giocatori amatoriali. Nel Lazio, fino ai giorni festivi inserito sempre in zona gialla, questo escamotage non è stato mai utilizzato, ma forse in questi giorni ‘rossi' alcuni circoli potrebbero aver tesserato in fretta e furia giocatori amatoriali come professionisti pur di rimanere aperti.

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