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Venere, la gattina con le orecchie bruciate affidata al presunto autore dei maltrattamenti

Dopo le proteste social delle associazioni animaliste, l’uomo ha pubblicato delle foto che mostrano i segni di miglioramento della gattina, che appare in via di guarigione.
A cura di Simone Matteis
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Fonte: Enpa - ente nazionale protezione animali
Fonte: Enpa – ente nazionale protezione animali

È la storia di Venere, la gattina di circa un mese e mezzo arrivata in gravissime condizioni all'Asl veterinaria di Muratella con le orecchie completamente bruciate. Una vicenda che ha suscitato un grande scalpore sui social, portata alla luce da diverse associazioni in prima linea per la tutela degli animali. Stando a quanto si apprende, infatti, l'uomo che l'ha portata alla clinica veterinaria sarebbe poi tornato dopo qualche giorno pretendendo con insistenza che gli fosse data di nuovo in affidamento, scatenando così una vera e propria mobilitazione per fare chiarezza se fosse lui il responsabile dei maltrattamenti sulla gattina.

L'atteggimento violento denunciato sui social

A riportare per primi la storia di Venere è la pagina Facebook della Lega nazionale per la difesa del cane – sezione di Ostia. Secondo quanto si apprende, lo scorso 4 ottobre un uomo si è recato presso l'Asl veterinaria in zona Muratella per chiedere di curare la gattina, che sul corpo aveva evidenti segni di maltrattamento.

Stando al racconto che l'uomo avrebbe fornito ai sanitari, a causare le gravissime ustioni sarebbero stati dei bambini che si stavano "divertendo" a spegnere delle sigarette proprio sulle orecchie della micetta. Dopo un paio di settimane, per l'esattezza il 17 ottobre, l’uomo è tornato all'Asl con un atteggiamento – si legge sul post di Lnda – "estremamente aggressivo, prendendo a calci e pugni muri e vetrate" perché pretendeva che gli fosse restituita la gattina.

Il sospetto che l'uomo fosse autore dei maltrattamenti

Nonostante l'opposizione di alcune volontarie presenti all'arrivo dell'uomo, i dirigenti dell'azienda sanitaria hanno acconsentito alla restituzione della piccola Venere. Sempre stando a quanto riportato da Lnda, ulteriori approfondimento svolti via social avrebbero permesso di scoprire che l’uomo era già in possesso della gattina giorni prima rispetto a quanto dichiarato, facendo crescere i sospetti sul fatto che potesse essere stato proprio lui l'autore dei maltrattamenti.

Dalle ultime foto la gattina sembra stare bene

Ieri, domenica 22 ottobre, la stessa sezione di Ostia dell'associazione ha fornito un ulteriore aggiornamento sulla vicenda, comunicando di essere riuscita a entrare in contatto con l'uomo che, per testimoniare le condizioni di salute di Venere, ha inviato alcune foto: dagli scatti la gattina sembra stare bene e le orecchie, medicate dal personale veterinario a Muratella, appaiono in via di guarigione.

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