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Un mese senza mezzi pubblici a Roma per le piogge violente: secondo Legambiente è solo l’inizio

Dati allarmanti emergono dall’ultimo report di Legambiente Città Clima. Temporali, trombe d’aria e siccità: eventi climatici estremi mettono in ginocchio i centri abitati.
A cura di Beatrice Tominic
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Scale che portano alla metro della fermata Flaminio, novembre 2019. È stato solo uno degli allagamenti che hanno provocato disagi ai mezzi pubblici romani.
Scale che portano alla metro della fermata Flaminio, novembre 2019. È stato solo uno degli allagamenti che hanno provocato disagi ai mezzi pubblici romani.

Sono 31 i giorni di stop a metropolitane e treni urbani che si sono verificati nel 2022 soltanto nella città di Roma, su 89 in tutta Italia, secondo un calcolo di Legambiente. Le interruzioni di trasporto pubblico sono avvenute a causa di eventi climatici estremi che hanno causato allagamenti o danneggiamenti a linee e stazioni. Fra le più colpite, alcune stazioni della metro A e la ferrovia Roma -Lido, ma anche linee ferroviarie e altre infrastrutture, per la caduta di alberi sulla carreggiata o allagamenti.

Ma questo è soltanto uno dei dati sempre più allarmanti che emergono dal report Città Clima 2022 redatto, come ogni anno, da Legambiente. "Serve un cambio radicale nella progettazione delle infrastrutture, nella loro gestione e messa in sicurezza", viene sottolineato nel report a tale proposito.

Estati sempre più aride e precipitazioni sempre più burrascose ci aspettano: i dati nel mondo non vengono smentiti a Roma e nella regione Lazio, dove la siccità estiva ha messo a rischio l'approvvigionamento dell'acqua e dove si verificano sempre più spesso allagamenti, trombe d'aria e mareggiate, con conseguenti danni lungo le coste.

Allagamenti e mareggiate di martedì 22 novembre.
Allagamenti e mareggiate di martedì 22 novembre.

Gli eventi climatici estremi a Roma e nel Lazio

In tutto il Paese sono 780 i Comuni in cui si sono registrati impatti rilevanti dal 2010 a fine ottobre 2022: si tratta di poco meno del 10% di tutti i Comuni italiani. Fra quelli più colpiti c'è proprio la città di Roma con 66 eventi, di cui 6 soltanto nell'ultimo anno: di questi, 39 hanno riguardato allagamenti a seguito di piogge estreme e in 14 casi è stata causata l'interruzione per danni ad infrastrutture viarie e ferroviarie.

"Dalla sua fondazione, la città è sempre stata legata alle dinamiche del Tevere fino al 1800, quando sono stati costruiti muraglioni per contenere l'argine che, però, hanno causato anche un cambiamento del passaggio fluviale", viene precisato nel documento di Legambiente. Le criticità si hanno per un eccessivo innalzamento del livello dell'acqua durante i periodi di temporale, a causa del mancato assorbimento delle piogge, che ha provocato anche esondazioni negli ultimi anni, oppure nei mesi estivi, per la siccità che prosciuga il fiume e, spesso, anche i laghi limitrofi.

A sinistra la base della Lega Navale Italiana e a destra la tromba marina a Salto di Fondi.
A sinistra la base della Lega Navale Italiana e a destra la tromba marina a Salto di Fondi.

Eventi estremi nella regione Lazio sono legati, lo abbiamo visto anche nei giorni scorsi, al litorale laziale, sia quello romano, che comprende Ostia e Fiumicino, che quello più a sud nella regione, dove negli ultimi anni si abbattono violente trombe d'aria. La piana Pontina, di Fondi e la foce del Tevere, inoltre, sono fra le 40 aree a maggior rischio per la scomparsa di zone costiere con l'innalzamento del mar Mediterraneo.

Sempre più caldo: a Roma l'aumento di temperature più significativo dopo Perugia

Non si placa, inoltre, l'aumento delle temperature: i mesi di giugno, luglio e agosto 2022 sono stati i più caldi da quando sono iniziati i rilevamenti nel 1980 in tutto il mondo. Aumento di temperature anche per quanto riguarda l'acqua del mare. In particolare, in Italia i dati Istat riferiti al 2020 confermano anomalie di temperature in 24 città italiane, con dati record a Perugia, 2,1 gradi centigradi e a Roma con 2,04 gradi centigradi.

Si tratta di caldo eccezionale, spesso prolungato per settimane e mesi, che portano a conseguenze sempre più gravi, come dimostrano i dati presenti nel Report del Ministero della Salute: oltre alle gravi conseguenze sulla salute, nel mese di luglio la mortalità è aumentata del 29% in tutta Italia. Si stima che nel 2050 la mortalità dovuta alle ondate di calore aumenterà dell’8% a Roma dove i giorni di caldo estremo da 2 passeranno a 28.

La secca del fiume Tevere nel mese di giugno 2022.
La secca del fiume Tevere nel mese di giugno 2022.

Oltre alle conseguenze dirette sulle persone, nei mesi estivi a causa del caldo sono sempre di più le restrizioni sull'uso dell'acqua. La crisi idrica da anni caratterizza la nostra regione, come dimostrano le conseguenze che sta pagando ancora oggi il lago di Bracciano che ha subito un abbassamento di 160 centimetri. E nonostante questo non si frena la dispersione dell'acqua immessa nelle condutture: dopo Catania, Belluno e Siracusa, il picco si tocca a Latina, dove si raggiunge il 65,1 %.

Migliorare si può: il programma di interventi

Contrastare questa situazione è possibile ed è una necessità urgente. Grazie al Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano alcune città hanno iniziato operazioni di sostenibilità per adattare ai cambiamenti climatici aree urbane. È il caso, nel Lazio, di Viterbo per cui sono state progettate quattro aree di forestazione urbana e periurbana e un sistema di raccolta delle acque piovane e per Roma dove, oltre agli interventi di forestazione e riutilizzo delle acque piovane, è prevista la rimozione della pavimentazione esistente e il ripristino della permeabilità del suolo.

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