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Uccise i figli a Rebibbia: psichiatra del carcere a processo per omicidio colposo

Loriana Bianchi, la psichiatra del carcere di Rebibbia, che aveva in cura Alice Sebesta e che avrebbe dovuto vigilare sul suo stato di salute, è stata rinviata dal giudice dell’udienza preliminare a processo per il reato di omicidio colposo. Non visitò la detenuta che uccise i suoi due figli piccoli nel settembre del 2018.
A cura di Alessia Rabbai
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Processo per omicidio colposo. A finire davanti ai giudici la psichiatra del carcere che avrebbe dovuto vigilare sullo stato di salute mentale di Alice Sebesta, la tentaquattrenne tedesca detenuta per reati di droga, che ha ucciso i suoi due figli di sei mesi e due anni, lanciandoli dalle scale del Reparto Nido del carcere di Rebibbia il 18 settembre del 2018. Il giudice dell'udienza preliminare ha rinviato Loriana Bianchi a giudizio, con un processo la cui celebrazione inizierà il 13 aprile del 2022, il prossimo anno. Il giudice ha accolto l'accusa formulata dalla procura e cioè che la dottoressa che l'aveva in cura avrebbe omesso "per colpa, determinata da imprudenza, negligenza ed inosservanza di legge", "di sottoporre a visita psichiatrica la detenuta e somministrarle le cure conseguenti anche farmacologiche, sebbene avesse ricevuto ripetute richieste di intervento, conseguenti a comportamenti evidenti di scompenso psichico" sono le parole messe nero su bianco dal pm e riportate da La Repubblica. Una condizione quella in cui verteva lo stato di Alice, talmente grave, di "totale infermità di mente", che l'ha spinta ad uccidere i suoi due bambini.

Alice Sebesta è stata assolta

Il dramma che si è consumato tre anni fa nel settore femminile del carcere di Rebibbia ha scosso la città. Alice è stata assolta nel dicembre del 2019 dal gup Anna Maria Gavoni dall'accusa di omicidio volontario per vizio totale di mente al termine del processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Secondo i giudici date le sue condizioni di salute doveva essere tutelata e non trovarsi in carcere, bensì in una Rems, una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza. La donna ora è all'interno di una struttura di di Castiglione delle Stiviere, perché affetta da disturbi mentali e ritenuta socialmente pericolosa, dove resterà per quindici anni e riceverà le cure necessarie.

L'omicidio di Faith e Divine

Alice, secondo quanto appreso in sede d'indagine, aveva già manifestato un'insofferenza verso i figli, prima di arrivare a compiere il delitto. Dopo averli uccisi, in uno stato delirante, ha affermato: "Li ho liberati, ora stanno bene". I due bambini Faith e Divine sono stati lanciati dalla troba delle scale, la bimba, di sei mesi, è morta sul colpo, mentre il maschietto di due anni è deceduto qualche giorno dopo all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, dov'è arrivato in condizioni disperate per il grave trauma cranico e dove i medici, trascorse alcune ore ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

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