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Uccisa a fucilate dall’ex, un paziente di Manuela Petrangeli: “Mi diceva che la registrava con le cimici”

Oggi alla Corte d’Assise di Roma sono stati ascoltati alcuni testimoni sul femminicidio di Manuela Petrangeli, uccisa dall’ex Gianluca Molinaro. Nella prossima udienza verranno fatti ascoltare in aula i messaggi audio fra l’imputato e la vittima. La sentenza si attende entro fine anno.
A cura di Simona Berterame
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Manuela Petrangeli e Gianluca Molinaro
Manuela Petrangeli e Gianluca Molinaro

"Manuela aveva la paura negli occhi e mi diceva lui mi ucciderà". Nell'aula della Corte di Assise di Roma si susseguono numerose testimonianze riguardo al femminicidio di Manuela Petrangeli, la fisioterapista uccisa con due colpi di fucile il 4 luglio 2024, mentre stava uscendo dal suo posto di lavoro. Oggi di fronte alla Corte, presieduta dalla dottoressa Paola Roja, sono stati ascoltati alcuni colleghi di lavoro di Gianluca Molinaro, ex compagno accusato del brutale omicidio, la cugina della vittima e un suo paziente. Il comune denominatore delle dichiarazioni è sempre lo stesso: Manuela si sentiva in pericolo. Lo ha ribadito anche la cugina ascoltata questa mattina: "Era morta ormai come persona, da una donna solare era diventata irriconoscibile".

La cugina: "Manuela mi disse che lui la voleva uccidere"

La cugina ha ricordato un episodio specifico, ovvero una serata passata a casa sua insieme a Manuela e al figlio. Durante la notte Manuela andò in bagno e scoppiò a piangere: "Mi disse che lui la voleva uccidere, mi ripeteva tanto io muoio perché lui mi ammazza". La cugina racconta di averle proposto di andare insieme a denunciarlo ma lei le rivelò di aver già accennato a Gianluca Molinaro che avrebbe potuto denunciarlo per la mole di messaggi aggressivi ricevuti e lui le avrebbe risposto: "Tu denunciami, tanto io tre o quattro mesi e sto fuori". Ancora una volta emerge dalle testimonianze la paura manifestata apertamente dalla donna nei confronti dell'ex, una paura così forte e radicata portarla a non denunciare per evitare che la situazione peggiorasse.

La testimonianza del paziente

I due si erano lasciati nel 2021 e da lì, sempre secondo le testimonianze, sarebbe iniziato l'inferno per Manuela. Un inferno costellato da pedinamenti, persecuzioni, minacce e cimici in casa. In questa storia un ruolo fondamentale lo assume un paziente della vittima, un uomo che aveva avuto un brutto incidente ed era seguito da Manuela per le sedute di fisioterapia nella clinica di riabilitazione dove lei lavorava.  Durante l'udienza di oggi l'uomo, che chiameremo Mario, ha ricevuto numerose domande dalla difesa di Gianluca Molinaro, per cercare dare dei contorni più nitidi al suo rapporto con Manuela Petrangeli.

Una raffica di quesiti per stabilire se fosse nata una sorta di relazione oltre l'amicizia e se prima della separazione tra Gianluca Molinaro e Manuela Petrangeli. Molinaro negli ultimi mesi era infatti ossessionato da questo paziente ed era convinto che la sua ex lo avesse tradito proprio con lui. "In Italia il delitto d'onore non esiste più da un pezzo per fortuna" borbotta qualcuno dei presenti in fondo all'aula. "Manuela un giorno mi riferì che il suo ex la registrava, le aveva messo alcune cimici nell'auto e disse ‘questo è matto se è arrivato a fare una cosa del genere'" ha spiegato poi il testimone riferendosi ad un episodio più volte raccontato durante il processo.

L'ascolto dei messaggi

"Anche i testi di oggi hanno confermato le condotte contestate, durate per circa due anni e mezzo tra il 2021 e 2024″ afferma l'avvocato Carlo Testa Piccolomini, legale della famiglia della vittima, insieme alla collega Mascia Cerino.  Il 16 ottobre verranno fatti ascoltare in aula i messaggi audio fra l'imputato e la vittima. Ovviamente solo una selezione degli oltre 600 messaggi contenuti nel fascicolo del processo. ‘

‘Sarà importante ascoltare ulteriori file audio che sono stati selezionati anche da noi parti civili che sono distribuiti nel tempo e danno veramente l'idea della gravità delle condotte persecutorie , delle minacce e della continua denigrazione ai danni della povera Manuela" conclude l'avvocato Piccolomini. Entro fine anno potrebbe arrivare la sentenza di primo grado. Molinaro è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, stalking, detenzione abusiva di armi e in relazione a quest'ultima accusa, anche quella di ricettazione.

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