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“Truffato da un tassista, 250 euro per una corsa”: la denuncia del fondatore di Mondo Pengwin

Kristian Pengwin ha dichiarato di essere stato intimidito, minacciato e aggredito fisicamente dal tassista, che lo ha costretto a pagare 250 euro per la corsa dall’aeroporto di Fiumicino.
A cura di Natascia Grbic
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Kristian Pengwin, il fondatore del noto sito di pronostici calcistici Mondo Pengwin, ha denunciato di essere stato aggredito e truffato da un tassista che lo ha portato da Fiumicino a Latina. Pengwin, in una storia pubblicata sul suo account Instagram, ha raccontato l'accaduto, spiegando che andrà a sporgere denuncia.

"Faccio la tratta Fiumicino – Latina in taxi più volte al mese per via dei mie tanti viaggi – la versione di Pengwin – Oggi mi è successo che una volta arrivato a destinazione il gentil tassista, pensando fossi un ragazzino da spennare ha preteso il pagamento del doppio di quello che indicava il tassametro, minacciandomi, alzando le mani e continuando a dire che i suoi colleghi non sapevano le regole a differenza sua". Il tassista, infatti, avrebbe dovuto ricevere 130 euro, la somma indicata sul tassametro. Ma ne ha pretesi 250, dicendo che Pengwin avrebbe dovuto pagare anche il viaggio di ritorno.

Pengwin ha spiegato di essersi ritrovato in uno stato di shock per quanto accaduto, ma soprattutto di paura per aver avuto a che fare con una persona così aggressiva. "Purtroppo quando ti ritrovi in situazioni del genere spesso e volentieri lo shock ti blocca e non ti fa ragionare lucidamente. Trovarsi in macchina con uno che ha la tua valigia ed inizia ad avere atteggiamenti minacciosi e violenti nei tuoi confronti non è semplice da gestire, soprattutto se stai male con la febbre alta. Già non mi reggevo in piedi".

Kristian Pengwin ha dichiarato che andrà a sporgere denuncia per quanto accaduto. "Cento euro rubati non mi renderanno di certo più povero ma segnalerò l'accaduto alle forze dell'ordine perché gente del genere non merita di circolare in giro. E non tanto per i soldi, quanto per l'atteggiamento minatorio e i pizzoni che mi sono preso quando ho deciso di voler documentare il tutto".

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