Trovare casa a Roma, tra truffe e finte agenzie immobiliari: “Sto pagando l’affitto per una stanza mai vista”

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“Ho un contratto per l’affitto di una stanza da due mesi, ma non sono ancora riuscito a entrarci. Non ho le chiavi e inizio a pensare che non esista”. Hamza Selmi studia al DAMS di Roma Tre. È arrivato dalla Tunisia nel 2023, attratto dalla cultura e dal teatro italiani. E si è trovato subito immerso nella giungla del mercato immobiliare: affitti altissimi, annunci falsi e truffe.
Il primo anno lo passa in periferia, dividendo una stanza con altre cinque persone. Una sistemazione precaria, ma l'unica disponibile per riuscire a studiare. Allora fa domanda a Lazio DISCO, l’ente regionale per il diritto allo studio, per il bando del 2024. Lo passa e a ottobre entra nello studentato di Valleranello. “Le stanze non erano in ottime condizioni e restavano lontane dall’università, ma era comunque meglio del primo anno”, racconta.
Il bando però è chiaro: da ottobre a luglio, poi tutti fuori. D’estate lo studentato chiude per manutenzioni. Lazio DISCO indica delle alternative: campus privati convenzionati, con prezzi calmierati (275 euro al mese al Toscani, 250 a Campus X). Ma l’accesso è limitato da requisiti specifici.
Hamza e gli altri studenti ci provano, ma non ottengono risposte. Il 31 luglio deve lasciare Valleranello. “Io e altri ragazzi rischiavamo di restare per strada. Poi un conoscente mi ha proposto un affitto: 300 euro a testa con tre amici. Ho pensato fosse la soluzione”. Firma, paga, ma in quella casa non entrerà mai: “Ogni volta c’era un problema diverso. Prima l’acqua, poi la luce. Alla fine quell’appartamento l’ho visto solo in foto”.
Con un contratto fantasma in mano e nessun posto dove andare, Hamza decide di restare nello studentato e chiede aiuto al collettivo di Cambiare Rotta Roma. Il 31 luglio si ritrovano davanti a Valleranello. La pressione porta a un risultato: per alcuni, tra cui Hamza, arriva l’accesso agli alloggi di Campus X a prezzo calmierato.
“All’interno degli studentati sono molti a non avere soluzioni. Di fatto vengono lasciati per strada. Questa situazione mina il diritto allo studio perché senza alloggi accessibili diventa impossibile frequentare l’università”, spiega Federico Salerni del collettivo.
E sul mercato privato la situazione non migliora. Oltre agli affitti alle stelle, con stanze che raggiungono gli ottocento euro al mese, e alle truffe, proliferano agenzie che chiedono centinaia di euro solo per "avviare la ricerca" di un alloggio, senza poi garantire nulla. "Devi pagare duecento euro per avere accesso a dei cataloghi. Davi le tue indicazioni: il budget, la zona. E loro ti rassicuravano che avresti ricevuto delle ottime proposte", racconta Riccardo Menicacci, uno studente che era incappato in una di queste attività. E funzionavano? "No. Le offerte erano ottime, poi ti davano i numeri di telefono dei proprietari e in alcuni casi questi ti dicevano che la casa era stata affittata da tempo".
Cercando in rete, su diverse bacheche immobiliari, ci si imbatte in numerosi annunci simili. Fanpage ha raggiunto uno di questi inserzionisti al telefono che l'ha spiegato così: "Offriamo un servizio informativo di accesso ad una banca dati, contenente offerte di immobili di proprietari privati. Non ci sono costi di mediazione ma un'unica quota di 250 euro per usufruire del servizio". Per poi specificare: "Non siamo un'agenzia immobiliare e non svolgiamo attività di mediazione". Sulla loro bacheca gli annunci con foto sono pochi, i più hanno render 3d e planimetrie.
Su trustpilot Roma Affittoprivato (servizio che non esiste più e ha cambiato nome) ha 150 recensioni. Tutte negative. Come quella di Fabio: "Chiedono soldi per numeri di telefono a cui neanche rispondono o per annunci già scaduti. È una vergogna assoluta"