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Elezioni comunali Roma 2021

Torquati (Presidente XV Municipio): “Così ho vinto nel fortino del centrodestra”

Fanpage.it ha intervistato Daniele Torquati, il nuovo presidente del XV municipio. Alla sua seconda esperienza come minisindaco, Torquati ha trionfato in una zona di Roma storicamente di destra, battendo lo sfidante Andrea Signorini. “Abbiamo vinto perché il nostro progetto si basa sul territorio in cui viviamo: per noi sarà la priorità”.
A cura di Natascia Grbic
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Daniele Torquati è il nuovo presidente del XV Municipio. Il candidato del centrosinistra, alla sua seconda esperienza da minisindaco, ha vinto le elezioni contro lo sfidante Andrea Signorini in un territorio, quello di Roma Nord, storicamente di centrodestra. E adesso si appresta a guidare per i prossimi cinque anni un territorio molto ampio, che al primo turno ha fatto registrare la seconda affluenza alle urne più bassa della capitale.

Hai vinto le elezioni in quello che per anni è stato il fortino della destra. Cos’è secondo te che ha convinto gli elettori?

Il fatto che il progetto politico è nato su questioni territoriali, così come me e tutta la squadra, che da sempre lavora nel territorio. Abbiamo cominciato qui a fare politica e abbiamo continuato senza fermarci, anche quando siamo stati sconfitti alle passate elezioni. Al netto delle differenze siamo riconosciuti come attivisti, ed è questa la motivazione che ha portato a votare 6mila persone al primo turno, e 9mila in più al secondo che ci hanno permesso di vincere il ballottaggio.

Negli ultimi cinque anni ha governato il M5s. La tua amministrazione sarà discontinua e se sì, in che cosa rispetto alla loro?

Sicuramente sarà discontinua sull'assunzione di responsabilità in generale. Abbiamo già governato in passato e ci teniamo a sottolineare che anche se il municipio ha poche competenze, tutto ciò che accade nel nostro territorio – anche nel caso non debba essere di stretta pertinenza – sarà di nostro interesse. Si tratta di un'assunzione di responsabilità la cui mancanza negli ultimi cinque anni abbiamo un po' rimproverato a chi ha governato il municipio. Vorremmo che i cittadini, nonostante le difficoltà, percepiscano un'amministrazione vicina e che non dica ‘non è di mia competenza'.

Qual è l’apporto che adesso i municipi daranno all’amministrazione di Gualtieri?

Credo sia necessario fare in modo che i municipi strettamente legati al territorio e alle sue esigenze riescano ad aiutare l'amministrazione centrale ad avere un occhio vigile per i problemi, e a essere braccio operativo. I Municipi devono conquistare autonomia da una parte, e dall'altra assumersi più responsabilità.

Quali sono le prime cose che farai da presidente di municipio?

Già ieri, nonostante non ci sia stata ancora la nomina, ho chiesto delle relazioni al direttore del municipio su vari temi. Una delle prime cose sarà quella di mettere in funzione l'impianto idrovoro di via Procaccini, aprire il centro anziani di San Felice Circeo, la scuola media di Cesano Borgo e la scuola ‘Casa e Campi' della Giustiniana, oltre a chiedere informazioni sull’avanzamento dei lavori del collettore Alto della Farnesina, impianto strategico a prevenire gli allagamenti di Corso Francia e Ponte Milvio. Su una cosa vogliamo essere chiari: noi abbiamo la responsabilità politica di fare in modo che molti cittadini che non hanno partecipato alle elezioni perché sfiduciati dalla politica possano riconquistare fiducia. È un compito complicato per un ente territoriale come quello del municipio, ma dobbiamo fare anche questo tipo di sforzo. La politica non serve solo a vincere le elezioni ma anche a cambiare la cultura del territorio che si governa.

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