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Torna a casa dopo la visita in ospedale e muore a 33 anni: si indaga per omicidio colposo

La morte del 33enne Alessio Sconza si sarebbe potuta evitare? A rispondere a questa domanda l’autopsia, ma nel frattempo la polizia indaga per omicidio colposo.
A cura di Beatrice Tominic
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Alessio Sconza (Foto Facebook)
Alessio Sconza (Foto Facebook)

Dolori al braccio e al torace, una visita all'ospedale Villa San Pietro e il ritorno a casa. Dove, a distanza di soltanto poche ore, è morto. È accaduto al trentatreenne Alessio Sconza, pizzaiolo romano, lo scorso venerdì 29 marzo. L'autopsia sul corpo è stata svolta il martedì successivo, il 2 aprile 2024, al policlinico Gemelli. Ancora non si conoscono i risultati.

Ma nel frattempo la procura di Roma ha aperto un'indagine per omicidio colposo che, per il momento, resta a carico di ignoti. Secondo i familiari di Sconza, il trentatreenne poteva essere salvato. Fare chiarezza e a ricostruire quanto accaduto, a partire dalla visita dopo il primo malore, con eventuali responsabilità o omissioni, spetta agli inquirenti. Gli agenti hanno già sequestrato il referto medico e restano in attesa dei risultati dell'autopsia, come riporta la Repubblica.

Le ipotesi della morte

Sul caso continuano ad indagare gli agenti. Per il momento, da un primo accertamento sul corpo in attesa dell'autopsia, il perito ha riscontrato lievi alterazioni al miocardio da cui, però, non è possibile dichiarare con certezza le cause della morte che, invece, saranno rese note con l'esame autoptico. Fra le ipotesi c'è quella dell'utilizzo di stupefacenti che avrebbero potuto accelerare il malore. Ma i familiari ne sono convinti: Alessio non faceva uso di droghe.

Chi era Alessio Sconza, il 33enne morto dopo una visita in ospedale

Alessio Sconza aveva 33 anni e viveva a Prima Porta con la sua famiglia. Aveva tre figli e lavorava in una pizzeria alla Giustiniana, Pizzasnella. Non appena appresa la notizia sono stati in molti a dedicare dei ricordi al trentatreenne. C'è chi lo ricorda ancora quindicenne in piazzetta e chi carico di zaini dei tre bambini all'uscita di scuola. "Proteggi la tua famiglia dal cielo – gli scrivono alcuni sui social – Faccio ancora fatica a credere che non sei più tra noi. È vero che la felicità dura poco, ma non così. Così è troppo veloce".

Il secondo malore dopo la visita

Mentre amici e parenti si dedicano ai ricordi con Sconza, le cause della sua morte restano sconosciute. Il primo malore gli era sopraggiunto lo scorso 28 marzo, giovedì. Aveva forti dolori a braccio e torace tanto da raggiungere al pronto soccorso di Villa San Pietro. Nella clinica i medici gli hanno fatto un elettrocardiogramma e assegnato un codice bianco. Poco dopo era tornato a casa. Qualche ora dopo, nella notte fra giovedì e venerdì, è arrivato anche il secondo malore. Che lo ha portato alla morte.

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