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Terracina, 1200 ombrelloni e lettini sequestrati: venivano usati per occupare la spiaggia libera

Sono 1200 le attrezzature sequestrate da guardia costiera e vigili urbani. Per occupare posti nella spiaggia libera, venivano legati con catene e lucchetti.
A cura di Beatrice Tominic
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Occupare le spiagge libere per garantirsi un posto sicuro con attrezzature balneari fissate con lucchetti: questo è quanto emerso nell'inchiesta Free Beach che oggi conta circa 59 indagati. Oltre a non rispettare le norme imposte nelle (poche) spiagge del litorale di Terracina, la notte scorsa la Guardia Costiera di Terracina ha scoperto, insieme agli agenti della polizia locale, più di 1200 fra ombrelloni, sdraio e lettini utilizzati per garantirsi un posto sicuro nel lembo di spiaggia. Le attrezzature, posizionate da ignoti e spesso fissate con catene e lucchetti, sono state tutte sequestrate: con questo nuovo blitz le autorità sono riuscite a liberare un chilometro di spiaggia che, adesso, è tornata davvero libera.

Attrezzature per bloccare la spiaggia libera

Posizionare le proprie attrezzature per occupare spazio nelle spiagge libere è una pratica utilizzata purtroppo non soltanto a Terracina: da anni, però, soprattutto nel litorale a sud del Lazio è diventata per molti un'abitudine. "La spiegazione è data dalla conformazione del litorale che favorisce simili fenomeni e dalla presenza dei consorzi, che si sviluppano in maniera ininterrotta dal Circeo a Foce Sisto", ha spiegato a la Repubblica un investigatore. Per i turisti che arrivano nella zona, dove è già complicato trovare un parcheggio vicino agli ingressi dei consorzi, la situazione si complica se non si conoscono le vie per arrivare al mare.

Quelle che dovrebbero essere spiagge libere, sono diventate di fatto spiagge dei consorzi. Eppure, come se non bastasse, le persone che invece conoscono le spiagge di quella zona, spesso occupano la spiaggia con le attrezzature balneari per garantirsi un posto in riva al mare: si tratta generalmente di persone che hanno la seconda casa a ridosso dell'arenile, nella maggior parte dei casi si tratta di persone residenti nella provincia di Frosinone. Le attrezzature coprono l'intero suolo della spiaggia, creando una vera e propria occupazione abusiva sia a Terracina che procedendo verso sud, nella zona dei camping, prevalentemente frequentati da romani.

I precedenti

Il blitz che ha portato al sequestro dell'attrezzatura è stato effettuato la notte scorsa, sul tratto di spiaggia libera nella zona occidentale del lido, poco distante dalla foce del fiume Sisto, proprio nella zona dei residence: questo, però, non è il primo episodio simile davanti al quale ci troviamo. Già il 9 agosto scorso, guardia costiera e vigili urbani avevano rimosso altri 600, fra ombrelloni, lettini e sdraio sulla spiaggia de "La Fiumetta" e davanti al lungomare di viale Circe.

Dall'Ufficio circondariale marittimo di Terracina hanno poi ribadito: "Lasciare inutilizzati ombrelloni, sdraio, lettini e simili sulla spiaggia libera costituisce condotta vietata da tutte le ordinanze balneari comunali, in quanto preclude alla generalità della popolazione la possibilità di fruire liberamente della spiaggia stessa".

Attrezzature sequestrate anche a Sperlonga e Sabaudia

Stessa prassi, diversa zona: altre centinaia di attrezzature balneari sono state sequestrate anche a Sperlonga dai militari della Capitaneria di porto di Gaeta. Tolte le attrezzature, sono stati oltre 1200 i metri quadrati di spiaggia libera restituiti alla comunità. Altri 2000 metri quadrati, infine, sono stati liberati anche a Sabaudia, altra località costiera presa d'assalto nella stagione estiva.

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