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Stuprarono in gruppo una turista 26enne a Ponza: due condanne e tre assoluzioni

Due condanne e tre assoluzioni. Procede la vicenda giudiziaria che vedeva imputati cinque operai arrestati per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ventiseienne, adescata e abusata per ore nella loro casa a Ponza. La sentenza di secondo grado ha emesso una condanna e un’assoluzione.
A cura di Alessia Rabbai
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Una condanna e un'assoluzione. È il verdetto della Corte d'Appello di Roma nel processo di secondo grado che vede imputati due dei cinque uomini arrestati, che hanno dovuto rispondere dell'accusa di violenza sessuale di gruppo. La vicenda risale a undici anni fa, vittima dello stupro una ventiseienne, che si trovava sull'isola pontina. I cinque uomini, al tempo in cui sono accaduti i fatti, operai che si occupavano degli allestimenti della festa del patrono dell'Isola San Silverio, sono finiti in manette nel giugno del 2010, accusati di violenza sessuale di gruppo. A far scattare le indagini condotte dalla Procura di Latina e dai carabinieri della Compagnia di Formia e di Caserta, la denuncia della ragazza, che si è rivolta alle forze dell'ordine. La vicenda giudiziaria per ora prosegue con due condanne e tre assoluzioni, chiesto il ricorso in Cassazione per l'ultimo imputato condannato in secondo grado.

La ragazza adescata e stuprata in casa

Secondo quanto emerso al tempo dalla ricostruzione della vicenda la ragazza ha conosciuto A.A., 49enne romeno, durante il soggiorno sull'Isola, dove alloggiava per trascorrere qualche giorno di tranquillità all'insegna del mare e del buon cibo. I due si sono conosciuti in un locale del posto abitualmente frequentato dai vacanzieri, poi l'uomo l'ha convinta ad andare a casa sua, dove undici anni fa viveva con gli altri quattro imputati. In quella casa la giovane è stata abusata, una violenza durata diverse ore e per la vicenda sono scattati i cinque arresti. Gli imputati hanno poi intrapreso vie processuali distinte, con esiti altrettanto diversi: G.C., 47enne di Caserta e F.F., 21enne di Marcianise sono gli ultimi due dei cinque arrestati a ricevere sentenza. Il primo è stato assolto, mentre il secondo è stato condannato in secondo grado. Per quanto riguarda gli altri imputati, A.A., 49enne romeno è stato condannato nel febbraio 2014 a otto anni con il rito abbreviato, mentre F.N., 44enne di Santa Maria Capua Vetere e I.Z., 49enne ucraino, sono stati anch'essi assolti.

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