Studentesse bendate e giochi in bikini: le gite organizzate dal vicepreside arrestato per violenza sessuale

Studentesse bendate per giochi in bikini, con bigliettini, allusioni sessuali e comportamenti espliciti con la scusa di "formazione didattica". È quanto accadeva durante le gite scolastiche organizzate dal vicepreside e professore di una scuola superiore di Civitavecchia sul litorale della provincia Nord di Roma. Il quarantenne è stato arrestato e posto ai domiciliari per violenza sessuale su minore e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il docente nei giorni scorsi ha ricevuto dai carabinieri un'ordinanza di custodia cautelare. Abusi che sarebbero avvenuti davanti ad altri tre insegnanti, accusati di non aver fermato il collega, ma anzi, di aver sminuto le violenze. Questi utimi hanno ricevuto l'obbligo di dimora. Difeso dall'avvocato Carlo Coltellacci, il vicepresidene e professore attende l’interrogatorio di garanzia.
Le indagini a carico dei quattro professori sono partite dalle denunce fatte da due studentesse di presunte violenze sessuali. I carabinieri della Comapagnia di Civitavecchia hanno ricostruito il quadro, accertamenti che hanno portato il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia su richiesta della Procura a quattro misure cautelari. Come ricostruito in sede di denuncia dal racconto delle studentesse le ragazze venivano bendate in bikini per partecipare a dei giochi organizzati dal professore arrestato.
Durante un campeggio estivo a Orbetello in Toscana, come riporta Il Messaggero, il professore avrebbe toccato i glutei e le gambe di una studentessa, che sdraiata e bendata avrebbe dovuto indovinare cosa gli veniva spalmato addosso. La violenza sarebbe accaduta davanti agli altri tre docenti, che non hanno fermato il collega. La ragazza ha raccontato tutto prima a un'amica e poi a sua madre ed è partita la denuncia.
Un altro episodio risale alle vacanze dello scorso Natale, quando il professore ha invitato le studentesse a casa, chiedendo loro di presentarsi in costume da bagno. Il gioco prevedeva che le alunne dovessero cercare dei bigliettini nascosti tra i suoi vestiti. Gli investigatori continuano a scavare nella vicenda e cercano di capire se ci siano altre presunte studentesse vittime del prof e ulteriori episodi di violenza.