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Studentessa molestata sulla Roma-Lido: “Siamo ammassati sui treni, non sono riuscita neanche ad allontanarmi”

A Fanpage.it una studentessa pendolare ha raccontato di essere stata molestata su un treno della Roma-Lido: “Non è la prima volta che mi capita, a prescindere dalla molestia, la situazione sulla linea è invivibile e per noi donne è aggravata da questi episodi”.
A cura di Enza Savarese
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Le persone ammassate sul treno della linea Roma-Lido
Le persone ammassate sul treno della linea Roma-Lido

"Ogni mattina nei treni stiamo stipati. È anche impossibile difendersi se vieni molestata", a raccontarlo a Fanpage.it una studentessa pendolare romana, vittima di una molestia mentre viaggiava sulla linea Roma-Lido. "Non è la prima volta che mi capita – racconta la giovane – a prescindere dalla molestia, la situazione sulla linea è invivibile e per noi donne è peggiorata da questi episodi".

Dalle cancellazioni al sovraffollamento dei treni, la denuncia della studentessa accende un faro sulle condizioni che i pendolari della linea vivono quotidianamente. Une scenario che diventa poi ideale "per la gente che se ne vuole approfittare".

Palpeggiata sul treno della Roma-Lido: "Ammassati è anche impossibile capire chi è stato"

"È successo tante volte, questa volta ho fatto un video", quello che riprende la ragazza però non è il suo molestatore, ma le condizioni dei passeggeri nel treno in cui si trova. Individuare chi l'ha molestata nella ressa di persone è pressoché impossibile. "C'era un gruppo di ragazzi dietro di me, ma impossibile capire chi sia stato. È stato già difficile riuscire a girarmi", racconta a Fanpage.it la studentessa pendolare.

L'episodio, l'ennesimo, è avvenuto sulla linea Roma-Lido, la rete ferroviaria che collega la zona sud al centro della Capitale. "Prende tutte le persone di Roma sud fuori dal raccordo. Siamo circa 250 mila abitanti", spiega la giovane. Un carico di passeggeri che però i treni della Cotral non riescono a gestire. "Passa un treno ogni venticinque minuti, ma è impossibile far entrare tutti", una testimonianza che fa eco a quelle degli altri migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano la linea.

"Io prendo la metro alle 6.40 del mattino", racconta la giovane. A quell'ora le persone sulla banchina sono centinaia, che tentano di entrare in un treno già ricolmo di gente. Tra una spallata e qualche spinta, ci si prova ad infilare ed il viaggio prosegue ammassati gli uni agli altri. "Una situazione invivibile per tutti, un pendolare uomo se la vive male quanto me", ci tiene a precisare la ragazza. Tuttavia, tra il cercare uno spazio per poter respirare e l'allerta per la paura di essere derubati, per le viaggiatrici si aggiunge anche la preoccupazione di una molestia. "C'è chiaramente gente che se ne approfitta".

Molestia sul treno: "Diventa ormai inutile anche rispondere"

Oltre a raccontare la molestia sul treno, la studentessa spiega come ormai in questi casi sia anche diventato quasi inutile dire qualcosa. "In passato l'ho fatto ma non è servito a niente. Sopratutto perché la maggior parte delle volte non sai neanche con precisione chi sia stato". A questo si aggiunge l'impossibilità anche a spostarsi quando si è vittima di questi episodi. "Non c'è spazio per allontanarsi da quella situazione, tu non puoi fare nulla e ti ritrovi, a volte anche per venti minuti, con questa persona dietro", rivela la studentessa.

Più di una volta la calca sul treno diventa la perfetta scusante per chi molesta. "In passato quando ho cercato di denunciare a voce alta mi sono sentita dire ‘lo spazio è questo non è colpa mia, che ci posso fare', diventa anche difficile in questi casi trovare il supporto delle persone intorno a te, che non sempre ti credono".

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