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News sull'omicidio di Thomas Bricca ad Alatri

Sparatoria Alatri, investigatori e gente del paese: “Thomas nel posto sbagliato al momento sbagliato”

Bravo, umile ed educato: così Claudio, barista di Alatri, descrive Thomas Bricca, il ragazzo raggiunto da un colpo di pistola alla testa ieri sera. Secondo chi indaga, sarebbe stato vittima di uno scambio di persona.
A cura di Beatrice Tominic
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Claudio, il barista di Alatri.
Claudio, il barista di Alatri.
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"Secondo me si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato": questo è quanto ha dichiarato il proprietario del bar di Alatri più vicino al luogo dello sparo, Claudio. Le stesse parole sono state utilizzate anche dal procuratore, arrivato sul posto per un sopralluogo: "È possibile che sia risultato essere una vittima: può essersi trattato anche di sfortuna. Noi stiamo ricostruendo tutto, ma non abbiamo ancora nulla da dire".

"Il locale è sempre pieno di ragazzi. Thomas lo conoscevo in maniera più approfondita, l'ho visto crescere: quando era piccolino veniva qui a fare colazione con la nonna che ormai non c'è più – ha raccontato ai microfoni di Simona Berterame – Mi sembra irreale, non era una persona aggressiva, anzi: era un ragazzo umile e bravo, sempre educato. Non si è mai sentito che avesse picchiato o volesse picchiare qualcuno".

Il luogo in cui è stato colpito Thomas. Secondo le prime ricostruzioni lo sparo sarebbe partito dalla strada sottostante, dove si trovano le automobili parcheggiate.
Il luogo in cui è stato colpito Thomas. Secondo le prime ricostruzioni lo sparo sarebbe partito dalla strada sottostante, dove si trovano le automobili parcheggiate.

La testimonianza del barista

Al momento dello sparo che ha raggiunto alla testa Thomas, si trovava dentro al bar: "Ieri eravamo indaffarati per la campagna elettorale, quindi non mi sono accorto di nulla fino a quando non ho sentito arrivare l'ambulanza – ha ricordato – Ho visto un ragazzino che mostrava la strada, quelle scalette, agli operatori sanitari indicando verso il basso. Automaticamente mi sono affacciato per vedere che cosa stesse succedendo. Così ho scoperto la tragedia".

Quando Claudio è uscito dal bar, il colpo era già partito e aveva raggiunto la testa del giovane: "Thomas era già in terra e lo stavano rianimando". E così l'ha riconosciuto: "Era educato e rispettoso del mio lavoro, chiedeva le cose sempre con educazione, mi sembra una cosa surreale – ha dichiarato – Più di questo, non sappiamo. Stiamo sempre qua dentro, quindi ciò che succede fuori delle volte neppure ci arriva".

Le ipotesi sono molteplici: "Era buio, può essersi trattato di uno scambio di persona, ma anche un atto intimidatorio: quello aveva provato a sparare senza motivo e ha trovato il ragazzo che stava passando proprio in quel momento e l'ha colpito".

La madre: "Chi sa parli"

Disperati i genitori, che chiedono giustizia per quanto accaduto al figlio, ricoverato in fin di vita all'ospedale San Camillo di Roma. "Sta in coma, ci hanno detto che è il danno è esteso al cervello e le possibilità che ce la faccia sono veramente poche",le parole della donna."Mio figlio è un amicone di tutti. Usciva, si divertiva, era allegro, contento. Non mi spiego quello che è successo, è una persona pacifica. Ci auguriamo che chi sa qualcosa parli, perché chi è stato deve pagare e io sto perdendo un figlio".

Gli amici: "Scambiato per un'altra persona"

A sostenere la tesi dello scambio di persona, anche gli amici del ragazzo. "Aveva un giubbotto bianco come il ragazzo che cercavano – racconta una ragazza – si trattava di una persona che non aveva nulla a che fare con Thomas. Gli hanno sparato senza nemmeno guardarlo in faccia". Anche gli amici descrivono il ragazzo come un giovane allegro e amico di tutti, con nessun tipo di problema. "Non cercava mai guai, anzi, se ne teneva alla larga".

Il cordoglio nella scuola

Thomas è un ragazzo di 18 anni e frequenta la scuola superiore del suo paese. Stamattina, proprio nell'istituto frequentato dal ragazzo, intitolato a Sandro Pertini, è stato calato uno striscione da una delle finestre della sede di Chimica e Biologia. "Thomas sei nei nostri cuori. Giustizia! Ti ameremo per sempre", sembra esserci scritto. Massima discrezione, però, dal personale che lavora nell'edificio.

"Quando è successo non ero con lui, non so cosa possa essere potuto accadere – ha poi rivelato a Fanpage.it un suo compagno di scuola – Era amico di tutti, anche mio: ci aiutavamo con i compiti, ci mancherà".

Lo striscione
Lo striscione

Seconda tragedia ad Alatri

A poca distanza dal punto in cui è stato gravemente ferito Thomas, poco più di sei anni fa ha perso la vita Emanuele Morganti: "La cosa brutta è che si parla delle cose brutte di Alatri, invece è un paese bello e tranquillo. Naturalmente, queste cose possono succedere in tutte le città: ieri è toccata a noi – ha continuato il barista – Altrimenti ancora abbiamo la macchina aperta, ragazzini di 12 e 13 anni vanno in giro e non nessuno dice niente: sto qui da 20 anni e mai nessuno si è permesso di dire qualcosa, non ho subito rapine o atti intimidatori. Alatri è bella e non si può conoscere solo per queste cose".

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