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“Soffocata durante il parto”: l’esito dell’autopsia sulla neonata morta nella casa maternità a Roma

Secondo gli esiti dell’autopsia, la neonata morta durante il parto nella casa maternità ‘Il nido’ a Testaccio è deceduta per asfissia. Il corpo della piccola era violaceo, segno che i polmoni non avevano aria.
A cura di Natascia Grbic
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La neonata morta venerdì scorso durante il parto nella casa maternità di Testaccio è deceduta per asfissia. Lo ha stabilito l'autopsia eseguita ieri, martedì 16 settembre, sul corpo della piccola. Si tratta dell'esito dei primi esami: ulteriori analisi arriveranno tra sessanta giorni, in modo da stabilire con precisione le cause dell'asfissia, e soprattutto capire se questa sia avvenuta durante o dopo il parto.

Secondo quanto riportato da la Repubblica, l'autopsia ha stabilito la morte per asfissia perché il corpo della neonata era violaceo, segno che non aveva aria nei polmoni. Non sarebbe stata però affetta da patologie congenite, segno che si trattava di una bimba sana che non presentava problematiche. Gli accertamenti punteranno a capire se vi siano state negligenze da parte delle ostetriche che hanno seguito il parto, e se la morte della neonata poteva essere evitata. Secondo quanto riportato dall'ostetrica presente in quel momento, la bimba non si sarebbe mai mossa.

Una tragedia, quella avvenuta venerdì nella casa maternità, che ha portato al sequestro della struttura e all'apertura di un fascicolo per omicidio colposo nel quale sono state iscritte la titolare de ‘Il nido‘ e l'ostetrica presente al parto. A chiamare la polizia è stato il padre della bambina e marito della partoriente. I tentativi di rianimazione, andati avanti per oltre mezz'ora dopo il parto, non hanno portato a nulla. L'ostetrica che ha assistito il parto ha chiamato immediatamente il 118, con l'ambulanza arrivata dopo quindici minuti. Per la piccola, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.

Dalle prime informazioni emerse la struttura era in regola, e la donna aveva ottenuto un regolare certificato dal ginecologo che attestava la gravidanza fisiologica, condizione necessaria per poter partorire al di fuori di una struttura ospedaliera. Cosa sia accaduto, e se vi siano eventuali responsabilità, è ancora oggetto di indagini, che procedono a 360 gradi.

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