Si sente male ed entra in un bar, viene sequestrata e violentata dal titolare: revocata la licenza del locale

Revocata la licenza al locale di viale Eritrea dove una donna, nei giorni scorsi, ha denunciato di essere stata sequestrata e violentata. I fatti risalgono alla sera del 29 maggio scorso. La donna si trovava per strada quando ha avuto un malore e si è spostata nel bar per chiedere aiuto. "Andiamo giù, così ti appoggi un attimo e ti riprendi", le avrebbe detto il barista invitandola a scendere nel seminterrato del locale, lontano dai clienti. È lì che, invece, la donna è stata sequestrata e violentata.
Sequestrata e violentata nella cantina di un bar
I fatti, come anticipato, sono avvenuti in una serata di fine maggio. "Mi ha fatto scendere nel seminterrato e poi mi ha spinta contro il muro, schiacciandomi un cuscino contro la faccia – ha spiegato poi la donna – Mi ha violentato per un'ora. Poi sono riuscita a scappare". Una volta fuori è stata proprio la donna a correre fuori dal locale gridando, in evidente stato di agitazione, e a chiamare i soccorsi.

Una volta raggiunto il bar, i carabinieri hanno ascoltato il proprietario, un ventottenne, che ha spiegato di non sapere niente dell'accaduto. I militari hanno raccolto anche le varie testimonianze delle persone che si trovavano nel locale che hanno confermato la versione della ragazza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è entrata nel locale chiedendo un bicchiere d'acqua per riprendersi dopo essersi sentita male. Poi è stata accompagnata al piano seminterrato, da dove è uscita soltanto tempo dopo.
La revoca del locale
A due giorni dai fatti, per il ventottenne sono scattati gli arresti domiciliari. Nei giorni successivi davanti al bar è stato organizzato un blitz femminista per chiederne la chiusura. "Non faremo finta di nulla, il nostro quartiere deve essere zona fucsia". E oggi è arrivato il provvedimento di revoca della licenza ex artt. 17 e 100 t.u.l.p.s., emesso dal Questore di Roma, su proposta degli stessi Carabinieri. A notificare il provvedimento di revoca, sono stati i militari della Stazione di Roma Salaria.