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Sgominata a Roma una banda di ragazzini, 14 denunciati: violenze, rapine e aggressioni omofobe

Circa trenta ragazzi, tutti di età compresa tra i 13 e i 19 anni, avevano creato una vera e propria baby gang. Su Whatsapp avevano creato un gruppo dal nome ‘Anundo gang’s’. Così si facevano chiamare. Quattordici di loro sono stati denunciati. Cinque le vittime accertate. Viale Marconi a Roma, la loro zona d’azione.
A cura di Enrico Tata
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Circa trenta ragazzi, tutti di età compresa tra i 13 e i 19 anni, avevano creato una vera e propria baby gang. Su Whatsapp avevano creato un gruppo dal nome ‘Anundo gang's'. Così si facevano chiamare. Erano organizzati e pianificavano i colpi da mettere a segno nei minimi termini per avere il predominio sul quartiere: violenze, aggressioni, intimidazioni e anche rapine ai danni di diversi coetanei e non solo. Di questi reati li accusa la polizia, che ha denunciato 14 componenti della banda. Cinque le vittime accertate: un commerciante rapinato di ben 2500 euro, un ragazzo picchiato per aver discusso con loro, un indiano picchiato perché si era seduto su una panchina del loro territorio e tre ragazze derise e costrette a non farsi vedere più in strada. Il quartiere è quello della zona di viale Marconi e le indagini sono state coordinate dagli agenti dell'XI distretto San Paolo.

Sgominata la ‘Anundo gang's, una banda di ragazzini: 5 vittime accertate

In particolare le tre ragazze, tutte minorenni, sono state prese di mira dalla gang perché una di loro aveva con sé una borsa con i colori arcobaleno. A finire nel mirino della baby gang anche il titolare di un negozio: i ragazzini si sono presentati dal commesso, lo hanno intimidito e gli hanno rubato 2500 euro. La vittima di un'altra aggressione è un ragazzo, attirato in un parco pubblico dov'è stato picchiato da una decina di membri della gang. L'ultima riguarda un indiano che, come detto, aveva osato sedersi su una panchina del ‘loro' territorio. Per incastrarli sono state decisive le testimonianze delle vittime, che hanno riconosciuto i loro aggressori attraverso le foto segnaletiche. Importanti anche le voci di altri commercianti della zona, che hanno confermato l'esistenza di questa banda. Per i 14 membri verrà valutata l'adozione del DACUR, divieto d’accesso alle aree urbane, da parte del Questore. Continuano le indagini per risalire agli altri membri del gruppo.

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