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Sequestrò e torturò un uomo per 107 chili di cocaina: Leandro Bennato condannato a 20 anni

Leandro Bennato e il suo gruppo criminale sono stati condannati per fatti di droga. Lui, al vertice, ha ricevuto 20 anni di reclusione per sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A cura di Alessia Rabbai
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Leandro Bennato (Foto segnaletica della Questura di Roma)
Leandro Bennato (Foto segnaletica della Questura di Roma)

Venti anni di carcere è la pena alla quale è stato condannato Leandro Bennato, rienuto responsabile dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ben 107 chili di cocaina. Questa è la sentenza del giudice dell'udienza preliminare, arrivata al termine del processo, che è stato celebrato con il rito abbreviato. Il 45enne, boss del narcotraffico e rivale di Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, è stato arrestato ad aprile del 2023. Ad essere coinvolti nei fatti per i quali Bennato è finito a processo ci sono anche Elias Mancinelli, che ha ricevuto una condanna a 19 anni e 4 mesi di reclusione, e altre cinque persone. Per loro le pene che vanno dai 7 anni e 4 mesi ai 4 anni e 10 mesi.

Bennato e Mancinelli sequestrarono un uomo per estorsione

Bennato, insieme a Mancinelli, per il pubblico ministero della Procura Giovanni Musarò "sarebbe stato il proprietario della droga rubata a Gualtiero Giombini, che la custodiva per loro. Bennato avrebbe sequestrato Giombini per diversi giorni in una baracca, seviziandolo per ottenere informazioni utili per recuperare la cocaina".

Le indagini su Bennato e il suo gruppo criminale

I provvedimenti sono scattati al termnine di lunghe e complesse indagini condotte carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le condanne si riferiscono a fatti avvenuti tra novembre e dicembre del 2022. Protagonista, come riconosciuto in sede processuale, è il gruppo criminale al cui vertice c'era Leandro Bennato. Episodi che li avrebbero visti coinvolti per recuperare la grande quantità di droga, che gli era stata portata via. Il nome di Bennato inoltre compare anche nelle indagini sull'omicidio di Fabrizio Piscitelli, l'ultras della Lazio ucciso con un colpo di pistola nel Parco degli Acquedotti a Roma ad agosto del 2019. Nei suoi confronti era stata avanzata l'accusa (poi archiviata) di esserne uno dei mandanti.

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