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Sciopero generale per Gaza, la mappa della mobilitazione a Roma: il 22 settembre città paralizzata

Sono sette i punti dove le migliaia di persone che vogliono aderire allo sciopero generale per Gaza convergeranno domani mattina. La mappa della mobilitazione che promette di paralizzare Roma per dire stop al genocidio.
A cura di Natascia Grbic
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Sette preconcentramenti nella città di Roma tra le 8 e le 9.30 per poi convergere tutti alle 11 a piazza dei Cinquecento, davanti la stazione Termini. Una mobilitazione lanciata domani per sostenere Gaza e dire ‘stop al genocidio‘, uno sciopero generale di 24 ore che – date le premesse – promette di paralizzare l'intera capitale. Dal settore dei trasporti a quello della scuola, passando per tutti gli altri comparti del lavoro, il 22 settembre sono migliaia le persone che a Roma incroceranno le braccia e scenderanno in piazza. Nelle chat di scuola sono tanti i genitori che non porteranno i bambini a lezione ma li porteranno nelle varie piazze che si stanno dando in tutta Italia, mentre scioperano anche lavoratori di aziende che prima d'ora non avevano mai aderito a nessuno sciopero. Uno sciopero politico, che è stato proclamato in tutta Italia per denunciare il massacro in atto a Gaza da parte dell'esercito israeliano.

I punti di concentramento del 22 settembre a Roma

I punti di concentramento prima della manifestazione di domani sono sette e saranno:

  •  h. 9:00  Stazione Metro Piramide
  • h. 10.30  Piazza Indipendenza
  • h. 9.30   Piazza dell'Immacolata
  • h. 8.00  Stazione Quattro Venti
  • h. 9.30  Piazza Sempione
  • h. 8.00  Piazzale Aldo Moro
  • h. 9.30  Ponte Lungo

"Vogliamo la fine immediata del genocidio"

"Il cammino verso la libertà è fatto di piccoli atti collettivi che diventano grandi", inizia il comunicato del Global Movement to Gaza Italia che annuncia lo sciopero che avverrà tra qualche ora. "Domani vogliamo bloccare il paese per una ragione precisa: Gaza. Vogliamo la fine immediata del genocidio e dell'occupazione israeliana, e vogliamo sanzioni ed embargo verso il governo sionista. Ogni singola persona in piazza, ogni singolo sciopero, ogni singolo "no" è importante. Scioperare è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per farci sentire. Blocchiamo tutto finché il nostro governo non interromperà ogni rapporto con lo stato genocida e colonizzatore di Isr4ele. Scioperiamo finché non vedremo la Palestina libera!".

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