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Scambia video della figlia minorenne in un sito pedopornografico: arrestato un imprenditore

Tre persone sono finite in manette per produzione e detenzione di materiale pedopornografico: tra questi anche un imprenditore che per entrare in un gruppo online aveva scambiato video e immagini di sua figlia minorenne in biancheria intima.
A cura di Giorgia Venturini
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Le immagini e video della figlia minorenne in cambio dell'ammissione in un gruppo pedopordografico online. Così un imprenditore romano di 48 anni è finito di nuovo in manette: il 48enne era già stato arrestato nel 2018 per detenzione di ingenti quantitativi di file pedopornografici e aveva appena scontato la pena. Ora gli agenti della polizia postale lo hanno sorpreso ancora in un gruppo di messaggistica con persone straniere scambiare immagini di sua figlia: nelle chat aveva manifestato ancora interesse sessuale nei confronti di minori. Al termine di una operazione contro la pedopornografia online tre uomini sono finiti in manette: la Polizia Postale di Roma e Lazio, che hanno coordinato le indagini, hanno sorpreso i tre arrestati in flagranza di reato per produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Arresto e perquisizioni sono state svolte dalla polizia su delega delle Procura di Roma. Gli altri arrestati sono un giovane di Viterbo di 26 anni trovato in possesso di materiale pedopornografico e un cameramen romano di 32 anni.

Le indagini e l'arresto dell'imprenditore

Dalle indagini è emerso che per accedere ed essere inserito in un gruppo di scambio di materiale pedopornografico era necessario fornire materiale autoprodotto: l'imprenditore aveva così dichiarato di avere due figlie di 14 e di 6 anni e aveva inviato a chi gestisce il gruppo foto raffiguranti le minori in biancheria intima. La perquisizione sui dispositivi informatici ha permesso di trovare uno spazio Cloud con, oltre a materiale pedopornografico catalogato in cartelle, alcune immagini e video autoprodotti con una fotocamera nascosta. E ancora: nella casa dell'imprenditore è stata trovata la stessa biancheria intima che indossavano le ragazze nella foto permettendo in questo modo agli agenti di capire che la minore ritratta nelle foto e nei video era la figlia dell'arrestato. Ora le indagini proseguono: si cerca di identificare ulteriori minori coinvolti e capire ulteriori responsabilità dei tre indagati.

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