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Sbranato dai rottweiler a Manziana, la sorella in Tribunale: “Vogliamo verità sulla morte di Paolo”

Minelli e Pintus sono riconosciuti come custodi e proprietari dei cani e dovranno rispondere della morte di Paolo Pasqualini, sbranato nel Bosco di Manziana.
A cura di Alessia Rabbai
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Paolo Pasqualini e il sit–in oggi fuori dal Tribunale di Civitavecchia
Paolo Pasqualini e il sit–in oggi fuori dal Tribunale di Civitavecchia

Oggi al Tribunale di Civitavecchia si è svolta l'udienza preliminare sulla morte di Paolo Pasqualini, il trentanovenne sbranato da tre rottweiler nel bosco Macchia Grande di Manziana in provincia di Roma domenica 11 febbraio 2024. C'è stata la modifica del capo d'imputazione, i due imputati, Giovanna Minelli e Patrizio Pintus, sono stati riconosciuti entrambi come custodi e proprietari dei cani.

Ciò significa che sono chiamati a rispondere delle accuse davanti al giudice sia da un punto di vista penale che civile. Oggi in aula era presente solo Minelli, tutti e due hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Richiesta che il giudice ha accolto. La prossima udienza è stata calendarizzata l'11 febbraio 2026, in ricorrenza del secondo anniversario della morte di Paolo Pasqualini.

La sorella: "Vogliamo la verità sulla morte di Paolo"

Paolo e Priscilla Pasqualini
Paolo e Priscilla Pasqualini

"Il giudice ha accolto la documentazione medica che, come parte civile, abbiamo presentato, che dimostra come mio fratello stava male da mesi con sciatalgia e non poteva correre la mattina in cui i cani lo hanno aggredito – ha detto la sorella di Paolo Pasqualini, Priscilla – Non sono soddisfatta, perché dopo quasi due anni mi aspettavo una ricostruzione di quella giornata che ancora non ho. Un rito abbreviato su aspetti ancora da chiarire mi distrugge. L'11 febbraio il giudice si riserverà di decidere se accettare le indagini che abbiamo richiesto e spero tanto che lo faccia, perché conoscere la verità su quello che è realmente successo quel giorno penso mi sia dovuto. Poteva succedere a chiunque, poteva essere una strage".

Sit-in davanti al Tribunale: "Procura ha visto il cancello degli imputati?"

Il sit–in davanti al Tribunale di Civitavecchia
Il sit–in davanti al Tribunale di Civitavecchia

In occasione dell'udienza Priscilla Pasqualini ha organizzato un sit-in nel Piazzale del Tribunale di Civitavecchia insieme ai familiari di altre persone aggredite da cani. Una protesta che si è svolta con cartelloni, che riportavano alcune delle domande senza risposta della famiglia Pasqualini: "Ma la Procura ha visto il cancello degli imputati?". "L'Italia dice di essere dalla parte degli animali ma in caso di aggressione mette in galera solo i cani".

"Perché in presenza di un cancello completamente spalancato la Procura conclude che i cani sono scappati dal buco della recinzione interna?". "Perché non sono stati fatti gli esami tossicologici ai cani e a mio fratello sì?"; "Dopo la morte di Paolo sono morte tante altre persone per aggressioni da cani, quanti altri morti dobbiamo collezionare prima che arrivi una legge?".

La Procura: "Cani custoditi in maniera inadeguata"

Il giardino della villa da cui sono scappati i tre rottweiler a Manziana
Il giardino della villa da cui sono scappati i tre rottweiler a Manziana

Ad indagare sulla vicenda sono stati i carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, che ha formulato l'ipotesi di reato di omicidio colposo per omessa custodia e vigilanza, nei confronti dei due proprietari dei cani. I pm contestano una condotta "negligente, imprudente e imperita", sostenendo che i rottweiler fossero custoditi "inadeguatamente" e in un'abitazione non idonea, "delimitata da una recinzione esterna" con un'apertura di "circa 30 centimetri".

La domenica mattina di due inverni fa, quando Pasqualini era uscito di casa per andare a fare una passeggiata nel bosco, i tre cani sono riusciti a scappare dal giardino e a raggiungerlo, uccidendolo. Dall'autopsia è emerso che il decesso è sopraggiunto a causa di uno choc emorragico fatale, provocato dai morsi dei cani. Si torna in aula a febbraio 2026.

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