Salta il Defence Summit a Roma, ma la rete contro la guerra non si ferma: “Scendiamo in piazza lo stesso”

Il Defence Summit è stato annullato in considerazione "dell'evoluzione della situazione geopolitica internazionale". La comunicazione in merito alla cancellazione dell'evento organizzato dal Sole24Ore che si sarebbe dovuto tenere l'11 settembre all'Auditorium Parco della Musica è stato rinviato. L'iniziativa, che il ministro Guido Crosetto aveva definito "un’occasione per diffondere la cultura della Difesa, che incarna il principio fondamentale della cultura democratica", aveva sollevato moltissime polemiche data la presenza di numerose aziende leader nel settore militare e delle armi, in un periodo storico dove le guerre in atto stanno mietendo milioni di vittime. La rete Stop Rearm Europe, che aveva annunciato la mobilitazione quel giorno, ha deciso di mantenere l'appuntamento di piazza.
"Un atto dovuto lo stop al Defence summit, l'evento dedicato all'industria militare organizzato dal Sole 24 Ore per il prossimo 11 settembre presso l'Auditorium di Roma – si legge in una nota di Stop Rearm Europe – Roma, gruppo che contiene al suo interno settanta realtà che si erano mobilitate per problematizzare e impedire quella che è stata definita come la ‘fiera delle armi' -. Questa ‘fiera delle armi', dove sarebbe andata in mostra, tra le altre cose, la stessa tecnologia militare che l'Italia fornisce a Israele per il genocidio in corso del popolo palestinese a Gaza e in Medio Oriente, soprattutto in questo momento storico, sarebbe stata scandalosa non solo all'Auditorium, perché in contrasto con le sue finalità statutarie, ma in qualunque sede. L'evento pertanto dev'essere annullato in via definitiva".
La rete sottolinea come "iniziative come il Defence summit sono un affronto per i diritti umani, per la Repubblica italiana, nata dalle ceneri di due guerre mondiali, e per la città di Roma, da sempre crocevia di culture e dialogo tra i popoli, dove è in corso il Giubileo e dove ancora risuonano i numerosi appelli alla Pace di Papa Leone XIV e Papa Francesco. La mobilitazione per la pace, per il disarmo e contro il riarmo è ormai permanente e sarà in ogni sede e in ogni luogo per bloccare le politiche belliciste finché queste non batteranno in ritirata. Laddove l'economia di guerra e l'autoritarismo minacciano stato sociale e democrazia, la mobilitazione sociale permanente è l'ultimo baluardo per la tutela dei diritti e della libertà d'espressione".
Anche Filippo Zaratti, deputato di Alleanza Verdi Sinistra ha dichiarato: "Apprendiamo con viva soddisfazione che il Summit sulla guerra dell'11 settembre all'Auditorium organizzato dal Sole 24ore è stato rinviato per via ‘evoluzione della situazione geopolitica internazionale'. Siamo molto soddisfatti, perché quel convegno è concepito come un rullo di guerra, mentre la Palestina vene massacrata, e noi di AVS, le associazioni, il movimento Stop Rearm Europe, la città di Roma rifiutiamo la guerra, noi siamo per la pace. Le proteste hanno avuto una loro straordinaria forza".