Sacerdote missionario raggira due sorelle e si fa consegnare centinaia di migliaia di euro

Don Andrea B., un sacerdote missionario del Preziosissimo Sangue, ha ricevuto accuse pesantissime: si sarebbe fatto consegnare centinaia di migliaia di euro da due sorelle sfruttando la loro condizione mentale. In pratica si sarebbe fatto intestare un libretto di risparmio e avrebbe avuto a disposizione a suo piacimento la loro automobile. I fatti a lui contestati risalgono agli anni 2013 e 2014. Dovrà rispondere del reato di circovenzione di incapace.
La truffa del sacerdote: la ricostruzione dei fatti
Secondo quanto riporta Giulio De Santis sul Corriere della Sera, il don si sarebbe trasferito a Roma nel 2012 e l' avrebbe conosciuto le due signore. Non riuscendo più ad andare a messa, queste ultime hanno chiesto al sacerdote di portar loro la comunione a casa e così è nato con l'uomo un rapporto di falsa amicizia. Il prete si sarebbe accorto delle condizioni mentali delle due donne e ne avrebbe approfittato. Avrebbe sì provveduto ai bisogni delle due anziane, 72 e 89 anni, ma si sarebbe anche impossessato della loro automobile e si sarebbe fatto consegnare anche dieci assegni in bianco già firmati. Poi si sarebbe fatto intestare il libretto postale e infine avrebbe fatto firmare alle due sorelle un testamento olografo. Dopo la morte delle due anziane, però, un nipote ha sventato i suoi piani e il sacerdote non è riuscito a diventare unico erede e quindi destinatario dell'eredità. Nella vicenda processuale con i parenti delle sorelle, poi, è entrato anche un avvocato che avrebbe fatto di tutto per dare manforte al sacerdote con il probabile fine di spartirsi in due i beni lasciati dalle sorelle decedute.