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Ritorna Spelacchio: “Bello come quello al Rockefeller Center e illuminato con energia sostenibile”

Con le festività natalizie torna Spelacchio: con lampadine a basso consumo alimentate da impianto fotovoltaico, sarà alto e largo come quello di New York.
A cura di Beatrice Tominic
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L'albero di Natale del 2019
L'albero di Natale del 2019

Le festività natalizie si avvicinano e con esse arrivano anche le prime novità sugli addobbi della capitale. Mentre le vie e le piazze che resteranno al buio, senza luminarie,  in tutta la città di Roma sono più di 200 in queste festività del 2022, l'ormai storico albero montato a piazza Venezia e da tutti soprannominato inizialmente Spelacchio resta una certezza. E quest'anno si evolve. Sponsorizzato da Acea, sarà a costo zero per essere il più possibile sostenibile: sarà ricoperto da lampadine a basso consumo collegate ad un sistema di illuminazione alimentato da un impianto fotovoltaico. E dal Campidoglio anticipano: "Sarà realizzato sul modello americano, largo e alto come quello al Rockefeller Center di New York".

Spelacchio, la storia dell'albero di piazza Venezia

Deve il suo nome al suo predecessore, il primo albero piantato a piazza Venezia. Povero di rami e poco addobbato, l'abete natalizio voluto dalla ex sindaca Virginia Raggi al suo primo Natale in Campidoglio è stato immediatamente soprannominato "Spelacchio". Da quel momento l'abete al centro della piazza fra via del Corso e i Fori Imperiali non ha più cambiato nome nonostante l'aspetto migliorato, grazie anche al contributo dei privati che ne hanno fatto da sponsor nel corso degli anni, a partire da Netflix.

L'albero del nuovo sindaco Roberto Gualtieri

Questo 2022 rappresenta per il sindaco Roberto Gualtieri la prima grande sfida natalizia. Lo scorso anno la giunta Raggi non aveva completato l'iter per lo Spelacchio 2021, così era toccato proprio a Gualtieri sopperire alla mancanza in tempi strettissimi. Quest'anno, invece, ha avuto più tempo per organizzare al meglio l'allestimento dell'abete divenuto ormai tradizione. Sponsorizzato nuovamente da Acea, dal Campidoglio hanno assicurato che sarà grandioso, come quello al Rockefeller Center di New York. Forse per fare colpo sui commissari del Bureau international des expositions che all'inizio del nuovo anno dovrà valutare la candidatura dell'Urbe per l'Expo 2030.

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