Rapito un ragazzo in un locale a Ponte Milvio: caccia alla banda, del giovane nessuna traccia

Un ragazzo è stato rapito questa notte a Roma, in un locale di Ponte Milvio. Secondo le prime informazioni, un gruppo di persone è entrato nel bar e ha portato via di forza il giovane, che non ha fatto ritorno a casa e del quale si sono perse le tracce. Ignoto il movente del rapimento: sembrerebbe che il ragazzo faccia parte di una nota famiglia di San Basilio, ma attualmente non vi sono ulteriori informazioni. "Stiamo cercando di capire l'esatta dinamica di questo episodio che pare molto grave – ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Siamo in contatto con le forze dell'ordine per capire che cosa è successo e le indagini che sono in corso".

Le indagini della polizia

Sul caso indaga la polizia, che sta cercando di capire cosa è accaduto. Nonostante il locale a quell'ora fosse affollato e vi fossero diverse persone in giro, nessuno è riuscito a bloccare il commando che ha sequestrato il ragazzo. Gli investigatori stanno procedendo a 360 gradi, saranno visionate le telecamere di sorveglianza della zona e ascoltati eventuali testimoni, oltre alla famiglia del giovane, in modo da capire cos'è accaduto.

Il movente del rapimento

Non si esclude che il ragazzo sia stato sequestrato per una ritorsione legata al mondo dello spaccio. Il telefono del giovane risulta spento e l'ultima posizione verificabile è quella dove si trovava al momento del blitz, avvenuto verso le due di notte. Nessuno è riuscito a fermare il gruppo – che non sembra fosse armato – che ha potuto agire indisturbato e caricare il giovane in macchina senza che nessuno glielo impedisse. Testimoni hanno riferito che è stato costretto a entrare in auto con la forza e che si è trattato di un rapimento. Per un caso fortuito, ieri sera non c'erano pattuglie nella zona del rapimento: un altro fattore che ha permesso ai sequestratori di poter agire senza essere fermati.

Chi è il ragazzo rapito a Ponte Milvio

Ha vent'anni il giovane rapito questa notte da un locale a Ponte Milvio. Sembra che la sua famiglia abbia precedenti legati allo spaccio di stupefacenti, e che sia conosciuta dalle forze dell'ordine proprio per questo motivo. Al vaglio, quindi, anche la pista di un regolamento di conti tra bande rivali, anche se non si escludono altre motivazioni.