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Quali sono i migliori ospedali di Roma e del Lazio nella classifica dei nosocomi italiani

Le classifiche degli ospedali del Lazio nel Programma Nazionale Esiti, uno strumento di valutazione sulle performance degli ospedali italiani.
A cura di Enrico Tata
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L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha presentato una relazione sul Programma Nazionale Esiti, uno strumento di valutazione sulle performance degli ospedali italiani. Il report, ha spiegato D'Amato, "vede le strutture del Lazio protagoniste e sempre presenti tra le prime nelle classifiche delle prime 10 strutture per le diverse categorie". Gli ultimi dati si riferiscono all'anno 2021, che conferma un aumento delle prestazioni con numeri simili a quelli della fase pre Covid. I ricoveri per le fratture di femore sono per esempio in aumento rispetto all'anno del lockdown, così come molte altre prestazioni ospedaliere. Diminuiscono invece in tutta Italia, Lazio compreso, i parti: nella Regione della Capitale "17.400 parti in meno nell’ultimo anno di analisi rispetto al 2012 (da circa 55.000 parti nel 2012 a 37.079 nel 2021), una riduzione di circa 1.500 parti dal 2019 al 2020 e una ulteriore diminuzione di circa 800 parti nel 2021 rispetto all’anno precedente".

In merito alle classifiche, per esempio per quanto riguarda la mortalità a 300 giorni dopo intervento di bypass aortocoronarico, sono ben tre le strutture del Lazio con i volumi maggiori e risultati migliori, Policlinico Gemelli, Campus Biomedico e l’azienda ospedaliera San Camillo.

questa la classifica delle strutture italiane che hanno effettuato 200 o più interventi di bypass aortocoronarico:

  1. Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma,
  2. Policlinico Universitario “Campus Biomedico” di Roma,
  3. Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA),
  4. Aoor “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno,
  5. Ospedale “Del Cuore G. Pasquinucci” di Pisa,
  6. P.O. “SS. Annunziata” di Chieti,Ospedale di Treviso,
  7. Ospedale di Vicenza,Ospedale Civile di Legnano (MI),
  8. Casa di Cura Montevergine di Mercogliano (Avellino),
  9. Stabilimento “Umberto I – G. M. Lancisi” di Ancona,Hesperia Hospital SRL di Modena,
  10. AOU Mater Domini di Catanzaro,AOU Careggi di Firenze,
  11. PO “Santa Maria della Misericordia” sede di Udine,
  12. AO “San Camillo Forlanini” di Roma.

Questa invece la classifica delle strutture con la minore mortalità a 30 giorni:

  1. Stabilimento Umberto I – G. M. Lancisi di Ancona,
  2. Presidio Ospedaliero Smm di Udine,
  3. Casa Di Cura Montevergine Mercogliano (Avellino)
  4. Ospedale Del Cuore G. Pasquinucci a Pisa
  5. ,Hesperia Hospital Modena Srl,
  6. Ao S. Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno,
  7. Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma,
  8. Po Ss. Annunziata di Chieti,
  9. Aou Mater Domini di Catanzaro,
  10. Ospedale di Treviso,Ospedale di Vicenza,
  11. Aou Careggi di Firenze,
  12. Ao San Camillo-Forlanini di Roma
  13. Policlinico universitario Campus Bio Medico di Roma

Per quanto riguarda l’accesso tempestivo all’angioplastica negli infarti gravi, tra le prime 10 strutture italiane ci sono l’azienda ospedaliera universitaria di Tor Vergata e l’ospedale Spaziani di Frosinone:

  1. Presidio Ospedaliero “Ospedale del Mare” di Napoli
  2. Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico Tor Vergata” di Roma
  3. Ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone
  4. Polo Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca
  5. Ospedale “Maria Vittoria” di Torino
  6. P.O.”S. Antonio Abate” di Erice
  7. Ospedale Centrale di Bolzano
  8. Aou ”Mater Domini” di Catanzaro
  9. P.O. “Maria Santissima Addolorata” di Eboli
  10. Ospedale “Infermi di Rimini”.

Per quanto riguarda gli interventi per le fratture di femore, troviamo l’azienda ospedaliera San Giovanni:

  1. Istituto ortopedico Galeazzi Spa Milano
  2. Aou Careggi di Firenze
  3. Asst G. Pini/CTO Milano
  4.  Opedale Maggiore Pizzardi di Bologna
  5. Aou di Padova
  6.  Ao di Perugia
  7. Ospedale CTO di Torino
  8. Ao San Giovanni Addolorata di Roma
  9. Po Cattinara Maggiore di Trieste
  10. Irccs Policlinico San Martino di Genova

Per la proporzione di fratture operate entro le 48 ore ore l’ospedale Sandro Pertini, il Campus biomedico e l’azienda ospedaliera San Camillo:

  1. PO “Umberto I” di Siracusa
  2. Ospedale “Sandro Pertini” di Roma
  3. Policlinico Universitario “Campus Biomedico” di Roma,
  4. P.O. “S. Giovanni di Dio” di Agrigento
  5. Ospedale di San Donà di Piave (VE)
  6. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI)
  7. Ospedale “Guzzardi” di Vittoria (RG)
  8. AO “San Camillo Forlanini” di Roma
  9. Stabilimento di Jesi
  10. Istituto Ortopedico “Villa Salus I. Galatioto” di Melilli (SR).

Per gli interventi di chirurgia oncologica, il Sant’Andrea è la struttura in Italia che fa più interventi per tumore del polmone, l’Istituto Regina Elena (IFO) è tra le prime 10 strutture per volume di interventi per tumore della prostata e il Policlinico Gemelli è la struttura italiana che fa più interventi per carcinoma dell’ovaio.

Queta la classifica sul volume di interventi per quanto riguarda il tumore della mammella:

1. Istituto Europeo di Oncologia di Milano,
2. Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma,
3. Aou “Careggi” di Firenze,
4. Fondazione Irccs “Istituto Nazionale Tumori” di Milano,
5. Ospedale di Bellaria (BO),
6. IOV di Padova,
7. Humanitas istituto Clinico Catanese di Misterbianco (CT),
8. Istituto in tecnologie avanzate di Reggio Emilia,
9. AOU Pisana di Pisa,
10. Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena.

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