Quali sono i centri a Roma in cui fare il tampone salivare: sarà valido per il Green Pass?
Alcuni centri privati di Roma offrono la possibilità di eseguire un test salivare, sia molecolare che antigenico, per la ricerca del nuovo coronavirus. Non è chiaro, tuttavia, se questo test sia valido per l'ottenimento del ‘Green Pass' europeo o della certificazione verde italiana. Al momento nei drive in pubblici questa opzione non può essere scelta e continueranno ad essere eseguiti soltanto test molecolari e antigenici mediante tampone naso faringeo. I test salivari, come già avviene da mesi, verranno utilizzati dalla Regione Lazio soltanto per screening di comunità, come per esempio nelle scuole elementari e negli asili per evitare di sottoporre i bambini al più fastidioso tampone nasale.
Dove è possibile effettuare il tampone salivare a Roma
Per il momento a Roma hanno attivato il servizio per effettuare il test salivare, sia molecolare che antigenico, i centri privati Artemisia Lab di via Piave e il centro Altamedica. Secondo quanto si legge sul sito del centro Artemisia sono disponibili sia test di tipo molecolare che di timpo antigenico di terza generazione. In questo caso il produttore del test dichiara una sensibilità (concordanza con il positivo) del 100% e una specificità (concordanza con il negativo) del 99,3%. La saliva può essere utilizzata per i sintomatici come alternativa ai tamponi naso faringei entro i primi giorni dall'inizio dei sintomi. Per quanto riguarda gli asintomatici possono essere utilizzati per screening ripetuti ad uso professionale oppure per bambini, disabili e anziani. La saliva deve essere raccolta a digiuno, senza aver fumato, lavato i denti, bevuto, usato gomma da masticare e preferibilmente di mattina.
La circolare del ministero sui test salivari
Il 14 maggio il ministero della Salute ha diramato una circolare a firma Gianni Rezza sull'"uso dei test molecolare e antigenico su saliva ad uso professionale per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2″. Viene ribadito che "il test molecolare rappresenta il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità, seguito dai test antigenici rapidi che rilevano la presenza di proteine virali (antigeni)". La circolare chiarisce che l'uso del test salivare può essere considerato un'opzione per il rilevamento dell'infezione da SarsCoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi nasofaringei.
Tampone salivare e green pass, ancora incerta la validità
Non è chiaro se il test salivare verrà accettato per l'ottenimento della certificazione verde italiana. Di fatto il ministero della Salute non ha ancora deciso in merito e per quanto riguarda il Green Pass europeo, bisognerà attendere le decisioni dell'Unione. Occorrerà infatti capire se a livello comunitario questo test sarà accettato come valido.
La certificazione verde permetterà di viaggiare in Italia e di partecipare (a partire dal 15 giugno) a matrimoni, concerti e serate in discoteca. Può essere rilasciata già dopo la prima dose (sarà valido dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione). Oltre al vaccino può essere ottenuto con esito negativo a test antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti.
A luglio verrà introdotto un Green Pass europeo, o Digital Green Cerificate, che permetterà di viaggiare senza alcuna limitazione all'interno dell'Unione Europea. Le modalità per ottenerlo saranno le stesse, ma bisognerà capire, per l'appunto, se anche i test salivari verranno ritenuti validi. Fino all'introduzione del Green Pass saranno valide le regole dei singoli stati membri.
