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Propaganda nazista e odio razziale: due 20enni diffondono un volantino con un poliziotto sgozzato

A Latina due ragazzi avrebbero “divulgato idee fondate sulla superiorità degli appartenenti alla ideologia nazista e fascista, nonché sentimenti di odio razziale ed etnico”.
A cura di Enrico Tata
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Odio razziale, fabbricazione di bombe e propaganda fascista. Di questo dovranno rispondere due ragazzi di 20 anni residenti rispettivamente nei comuni di Terracina e Fondi, provincia di Latina. Stando a quanto si apprende, sono accusati di fabbricare e possedere "materiale esplodente", di minacce gravi nei confronti di appartenenti alla polizia, di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Avevano diffuso un volantino con un poliziotto sgozzato

Secondo la questura di Latina, i due ragazzi avrebbero "divulgato idee fondate sulla superiorità degli appartenenti alla ideologia nazista e fascista, nonché sentimenti di odio razziale ed etnico". Stando ai risultati delle indagini della Digos di Latina e del commissariato di Terracina, i due ventenni sono stati arrestati nel primo pomeriggio di ieri. Gli accertamenti nei loro confronti sono cominciati a settembre del 2021 a causa di un volantino: nell'immagine si vedeva una persona incappucciata che tagliava la gola a un poliziotto. ‘Slaughter Pigs', ossia Macelliamo i Maiali, era la scritta. Sul volantino, inoltre, erano visibili simboli esoterici che, spiega la questura di Latina, "erano riconducibili a una particolare associazione terroristica suprematista statunitense, che promuove ideologie nazifasciste e discriminatorie in tutto il mondo".

Nelle loro case coltelli e una bomba potentissima

Nelle loro abitazioni sono stati trovati coltelli, materiale per propagandare idee naziste e razziste e una bomba artigianale potentissima. Sui loro smartphone sono state trovate immagini e chat che provano la loro ideologia e, soprattutto, la loro volontà di creare un gruppo nazifascista nel basso Lazio. Vista la presenza di quell'ordigno in una delle loro abitazioni gli inquirenti non ritenevano "del tutto remota" la possibilità di azioni dimostrative eclatanti.

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