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Prof taglia capelli ad alunna iraniana, gli studenti: “A scuola non se ne parla abbastanza”

Secondo preside, il clima appare sereno. Per il corpo studentesco, invece, se ne parla troppo poco: “Il prof ha commesso un gesto gravissimo”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Tutto ciò che è apparso sulla vicenda corrisponde a verità, sia per quanto riguarda i fatti accaduti che sul procedimento disciplinare. Non posso dire né più né meno rispetto alle cose che sono già state scritte: ma il clima a scuola è sereno": questo è quanto ha dichiarato a Fanpage.it la preside del liceo delle Scienze Umane Leonardo Da Vinci di Roma.

Confermata, dunque, la vicenda che ha visto protagonista un docente della scuola e una studente di origini iraniane. "Proprio tu, che hai origini iraniane, dimmi, non ti sembrerebbe giusto sostenere la lotta delle donne nel tuo Paese?",  sembra abbia detto il professore prima di avvicinarsi alla ragazza e tagliarle una ciocca di capelli, come molte donne stanno facendo in segno di protesta dopo l'assassinio di Masha Amini, 22enne del Kurdistan iraniano, uccisa dalla polizia perché non indossava "in modo consono" il velo.

La reazione degli studenti

"Forse per alcuni il clima sereno corrisponde a mettere a tacere tutto e a non esternare quasi mai nulla – dichiara in risposta una studentessa che fa parte della Rete degli Studenti Medi del liceo Da Vinci – Poi ovviamente ci si rende conto che mancano le situazione a scuole in cui poterne parlare o dire la propria: il fatto che sia accaduta una cosa così grave, se fosse vero, anche non parlarne e fare come se fosse successo nulla è gravissimo".

Poi ha continuato: "Se fosse vero, infatti, sarebbe una cosa gravissima che non doveva succedere. Mi colpisce non tanto che non ne parli nessuno a scuola, ma che manchi proprio l'interesse ad affrontare questo argomento e per capire realmente cosa sia successo: sembra che debba essere nascosto – ha spiegato la studente – Non parlarne non è stata una richiesta esplicita dei docenti, però nessun docente sta spingendo il corpo studentesco a creare un dibattito su quanto è accaduto: nessuno ha chiesto a noi che opinione avessimo in merito, se trovassimo quanto accaduto un fatto grave. Non se ne parla proprio".

L'intervento della preside

Nella dichiarazione rilasciata a Fanpage.it, la preside del liceo ha ribadito che il clima a scuola è sereno, nonostante quanto accaduto: "Quanto scritto da Repubblica e apparso sui media è vero. Lascerò che il procedimento faccia il suo corso e attuare tutto quello che ci impone ciò che la legge, nei tempi prescritti e si concluderà come si deve concludere".  Poi ha precisato: "Non posso dire ancora fra quanto tempo arriveremo al termine. Noi ci siamo già attivati, siamo tutti pronti – e, prima di concludere, ha aggiunto – Non posso fornirle più informazioni: ciò che è certo è che il clima a scuola è sereno".

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