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Preside trasferita a un anno dalla pensione, il collettivo Rossellini: “Gesto punitivo: era scomoda al Ministero”

Succede  all’Istituto Cine Tv Rossellini di Roma. “È sempre stata scomoda al ministero: non ha mai avuto un atteggiamento punitivo nei nostro confronti. Neanche dopo le occupazioni”.
A cura di Beatrice Tominic
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La protesta davanti al Rossellini
La protesta davanti al Rossellini

Ad appena un anno dalla pensione, la preside dell'istituto Cine Tv Rossellini è stata trasferita in un'altra scuola. A renderlo noto sono stati proprio gli e le studenti del Collettivo Roberto Rossellini. "Lo abbiamo scoperto oggi: la preside del nostro istituto sarà spostata dal Rossellini all'Armellini, il prossimo anno andrà in pensione – hanno fatto sapere a Fanpage.it – Questa scelta è arrivata come un fulmine a ciel sereno per tutta la comunità scolastica. Per noi si tratta di un trasferimento punitivo visto che non sono chiare le motivazioni del trasferimento, che non sono state giustificate in alcun modo. E lo troviamo inaccettabile".

Perché è scattato il trasferimento alla preside del Rossellini a un anno dalla pensione

Ciò che lamenta il corpo studentesco dell'istituto Rossellini di Roma, sono le modalità di trasferimento e la poca chiarezza sulla vicenda. "Ci viene il dubbio che le motivazioni del trasferimento siano chiaramente politiche – spiegano dal Collettivo – Il sollevamento dall'incarico di dirigente della professoressa Marano è avvenuto all'oscuro degli organi democratici della scuola, senza alcun preavviso e non è stato il primo tentativo di sollevarla dal suo incarico".

I dubbi degli studenti sul trasferimento della preside

Secondo quanto racconta a Fanpage.it, la preside non si sarebbe mai adattata al modello di scuola suggerito dal ministro Valditara. "Il ministro agisce come uno sceriffo, ma la nostra scuola è diversa, già proiettata sul mondo del lavoro e oggi è soggetta ad una trasformazione in scuola azienda molto più di un altro indirizzo – continuano – Il lavoro della preside ha permesso di non rendere ancora operative leggi che indirizzerebbe la nostra scuola a nostro avviso a un futuro di precarietà e sfruttamento".

E poi precisano: "Da noi, ad esempio, la legge 4+2 che riduce gli anni dei professionali da 5 a 4 non è ancora stata attuata: ci chiediamo se questo trasferimento sia stato pensato ad hoc per facilitarne  la messa in pratica anche nella nostra scuola e che diventi la normalità – ipotizzano – Per questo non puà non venirci il dubbio che questo spostamento sia avvenuto proprio per facilitare i piani di riforme criminali del governo Meloni, facendo cadere la testa proprio di una di quelle scuole che non è mai voluta stare alle regole infami del governo. Anche per questo ci schieriamo contro lo spostamento della preside all'Armellini: è giusto che finisca la sua carriera qui da noi".

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