Prende coca e anfetamine, poi morde una donna e le sbatte la testa contro il muro: voleva il cellulare

Ha picchiato selvaggiamente una donna di cinquant'anni, prendendola a morsi, strappandole i capelli e sbattendole ripetutamente la testa contro un muro. E adesso C. M., trentacinque anni, dovrà rispondere di tentata rapina, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Solo l'intervento di un finanziere che si trovava in casa e ha sentito le urla della donna ha fermato quell'aggressione tremenda, avvenuta la mattina della Vigilia di Natale all'Appio Tuscolano, a Roma, alle 7 del mattino.
La notizia è riportata da Il Corriere della Sera. L'aggressore aveva passato la notte in un locale, aveva assunto cocaina e anfetamine, ed era completamente fuori di sé. Il suo cellulare era scarico, e pretendeva di trovarne uno che funzionasse per farci non si sa cosa. Ha così cominciato a urlare sotto i palazzi, a citofonare a persone a caso, e a vagare per strada. Fino a che non ha incontrato la donna, che stava portando dei regali di Natale a una famiglia dove aveva lavorato come tata per diversi anni.
Il 35enne le si è avventato contro, prendendola per il collo e urlando di darle il cellulare. Ma, probabilmente, neppure se gliel'avesse dato si sarebbe fermato tanto era fuori controllo. L'ha quasi strangolata, ha cominciato a strapparle i capelli e le sbatteva la testa contro il muro, oltre a riempirla di morsi. Le grida della donna – ma anche quelle dell'uomo – hanno svegliato il finanziere, che è sceso letteralmente di casa in pigiama per fermare l'aggressione.
Dai controlli il 35enne è risultato essere sotto effetto di cocaina e anfetamina. Portato in caserma, ha aggredito i militari, motivo per il quale è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale. La donna è stata portata in ospedale e dimessa con diversi giorni di prognosi e un trauma cranico. Si è dovuta sottoporre anche ad antitetanica per i morsi molto profondi.