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Ponza, aria maleodorante e mare inquinato: troppi turisti e il depuratore non ce la fa

Aria maleodorante e mare sporco a Ponza stanno facendo discutere turisti e residenti nelle ultime settimane. Il vecchio depuratore di Giancos non ce la fa a causa dell’affluenza sull’isola. Dai campionamenti di Arpa e Capitaneria di Porto l’acqua risulta inquinata. La Procura di Cassino sta seguendo la vicenda.
A cura di Alessia Rabbai
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Ponza è stata presa d'assalto dai turisti e le persone sull'isola sono aumentate vertiginosamente dalle poche migliaia di residenti dell'inverno alle oltre 20mila. L'aria ormai da diverse settimane è diventata a tratti irrespirabile e maleodorante nella zona del porto e delle vie centrali dove si passeggia la sera, a causa del depuratore di Giancos che non basta. Così i miasmi starebbero mettendo a rischio la fine della stagione balneare isolana, con le critiche dei turisti e dei cittadini. Le cause starebbero nell'impianto di depurazione di cui si occupa Acqualatina, società che gestisce il servizio idrico. Il depuratore infatti ormai datato, non riesce più a fare il suo dovere e la rete necessita di interventi. Ponza come altre località del Lazio è stata presa d'assalto anche a seguito dell'emergenza sanitaria che ha riportato da un paio d'anni molti italiani a scegliere un turismo di prossimità.

Mare inquinato a Ponza

Non è il primo anno che si verifica una situazione del genere, anche complice il boom di presenze sull'isola. La scorsa estate ci sono stati problemi simili e Acquaviva ha chiamato in causa l'inquinamento per gli sversamenti. mentre quest'anno il problema sarebbe legato al sovraffollamento dell'isola a causa della presenza dei turisti e di maggiori servizi che un vecchio depuratore non può soddisfare. Come riporta La Repubblica ad essere colpito da questa problematica è anche il mare di Ponza ed è in corso un'indagine della Capitaneria di porto e dell'Arpa Lazio, che hanno svolto dei campionamenti in prossimità del depuratore. I risultati delle analisi condotte hanno successivamente confermato che il mare in quel punto è inquinato. A seguire la vicenda è la Procura di Cassino, che dovrà disporre come procedere.

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