218 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Poliziotta ladra rubava soldi e gioielli ai defunti: derubato anche un membro del clan Spada

Una poliziotta del commissariato Roma Lido è stata accusata di aver sottratto beni preziosi e soldi in contanti che le venivano affidati in custodia all’ufficio reperti. Un caso riguarda un membro del clan Spada: durante un controllo antidroga furono sequestrati 250 euro in contanti. Non furono mai più ritrovati.
A cura di Enrico Tata
218 CONDIVISIONI
Immagine

Ha sottratto per anni beni e gioielli che le venivano affidati in custodia. Questo l'ultimo dei casi in cui è rimasta coinvolta: l'agente Daniela, 50 anni, ha rubato per un anno la pensione a una donna morta. Oltre 90mila euro in circa 36 mesi approfittando del suo ruolo all'Ufficio reperti del commissariato di Roma Lido. in pratica spettava a lei vigilare sui soldi, sui gioielli e sugli altri beni sequestrati. In pratica, stando a quanto riporta il Messaggero, la poliziotta Daniela, che già è stata sospesa dalla Polizia di Stato, avrebbe sottratto in ufficio il bancomat e i documenti di identità di una signora anziana deceduta all'improvviso. Per mesi avrebbe riscosso la pensione e avrebbe certamente continuato a farlo se non fosse stata scoperta.

La poliziotta ladra: rubava beni e soldi ai defunti

In passato aveva già adottato la stessa tecnica con un uomo morto all'improvviso in spiaggia. I beni del signore erano stati custoditi dalla polizia prima della richiesta da parte dei parenti per la restituzione. Ebbene l'agente avrebbe rubato la carta di credito con relativo pin nel portafoglio del defunto e avrebbe prelevato 250 euro in uno sportello bancomat. Un altro caso riguarda un membro del clan Spada: a dicembre del 2017 furono sequestrati 240 euro durante un controllo antidroga e quei soldi finirono anch'essi all'ufficio reperti. La busta con le banconote fu trovata vuota. Negli anni la poliziotta si è impossessata di gioielli, collier, anelli, orecchini, diamanti, orologi preziosi e soldi in contanti. Beni che si è proposta di riconsegnare alle vittime per sperare uno sconto sulla pena. L'imputata, tra l'altro, ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato, che di per sé prevede uno sconto di un terzo sulla pena. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna avrebbe rubato in totale circa 30mila euro in contanti e molti altri beni preziosi, che subito rivendeva nei compro oro o dava in pegno.

218 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views