Picchiata dall’ex perché incinta del compagno: aveva già segnalato le violenze alle forze dell’ordine

Ha picchiato e minacciato di morte la ex, quando ha scoperto che era incinta del nuovo compagno. I carabinieri della Stazione di Anzio hanno arrestato un trentunenne del posto, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, nei confronti di una ventiseienne, con la quale conviveva. I fatti sono avvenuti nella provincia Sud di Roma. La donna a seguito dell'aggressione ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche in ospedale.
La donna aveva già chiesto aiuto alle forze dell'ordine
Secondo quanto ricostruito finora le presunte violenze e minacce di morte messe in atto dall'uomo nei confronti della ex andavano avanti da tempo. Non era infatti neanche la prima volta che le forze dell'ordine intervenivano all'interno dell'abitazione, ma c'erano state altre chiamate con richieste d'aiuto per ciò che avveniva tra le mura domestiche.
Nell'ultimo episodio di violenza ai carabinieri è arrivata una segnalazione per una lite in famiglia, con la richiesta d'intervento. Sul posto all'indirizzo indicato sono intervenuti i militari, che hanno ascoltato il suo racconto, raccolto gli elementi utili e inviato un'informativa in Procura.
Picchiata e minacciata di morte dall'ex
La donna, in stato interessante, conviveva con l'ex, ma la loro storia era finita. Aveva infatti cominciato una nuova relazione ed era rimasta incinta. Quando l'ex ha scoperto che aspettava un bambino da un altro uomo l'ha aggredita, scagliandosi contro di lei, picchiandola e minacciandola di morte. In casa i carabinieri hanno trovato anche l'uomo, lo hanno arrestato e portato nelle camere di sicurezza della stazione di Anzio, dove si trova a disposizione dell'Autorità giudiziaria in attesa di essere giudicato del rito direttissimo.
La donna, spaventata per l'accaduto e preoccupata per il feto, è stata soccorsa dal personale sanitario e trasportata con l'ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio-Nettuno. Sia lei che il feto stanno bene a seguito dell'aggressione subita, i medici l'hanno dimessa con una prognosi di quindici giorni. La donna ha raccontato ai carabinieri vari episodi di violenza e minacce ripetuti nel tempo.