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Perché Gualtieri vuole realizzare a Roma un termovalorizzatore come quello di Parigi

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri visita il termovalorizzatore di Parigi: “Qualità ambientale e architettonica, dobbiamo studiare questa tecnologia.”
A cura di Beatrice Tominic
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È volato a Parigi per rafforzare il gemellaggio, giunto al 66esimo anno, fra Roma e la capitale francese e una volta atterrato, oltre ad inaugurare insieme alla sindaca Anne Hidalgo, la mostra CineRoma-Tournages dans la Cité Eternelle, allestita nell'ambito del Festival Dolcevita-sur-Seine e ad esaminare il collegamento ferroviario fra le due capitali, ha studiato il funzionamento del centro di trattamento dei rifiuti di Issy-les-Moulineaux. Così il primo cittadino romano, Roberto Gualtieri sta studiando il modello francese per realizzare il termovalorizzatore di Roma che dovrebbe sorgere nella zona sud della città, a Santa Palomba.

Perché il termovalorizzatore di Parigi è una scelta green

Lo stabilimento si trova a Issy-les-Moulineaux, uno dei comuni residenziali alle porte della città di Parigi ed è considerato uno degli esempi migliori del suo genere. Dal centro non compaiono ciminiere, non si sentono odori né fumo, ma anzi, lo stabile ospita un giardino sul tetto: l'impianto è dotato di un sistema molto avanzato di trattamento dei fumi e monitoraggio costante delle emissioni in atmosfera.

Il termovalorizzatore di Parigi visto dall'esterno
Il termovalorizzatore di Parigi visto dall'esterno

Visto dall'esterno, l'edificio appare di legno e vetro: dentro, però, il centro ogni giorno trasforma 550mila tonnellate di rifiuti in riscaldamento per l'equivalente di 79mila alloggi e capace di attivare una turbina da 52milioni di watt che assicura autonomia energetica all'impianto. I sistemi di controllo dello stabile, inoltre, permettono di variare la percentuale di calore e energia elettrica i base alle necessità: una parte viene riutilizzata dall'impianto stesso, mentre il resto è ceduto alla rete pubblica di distribuzione. Anche gli scarti, infine, sono recuperati quasi totalmente con residui di poco superiori al 2%.

La reazione di Gualtieri

"Studieremo questa tecnologia che è fra le più avanzate e serve per fare energia pulita e faremo presto perché è necessario mettersi alla pari con le altre capitali europee – ha dichiarato Gualtieri – Non si tratta di una biblioteca né di un auditorium: è un termovalorizzatore da 550mila tonnellate, particolarmente bello, innovativo, avanzato e ben integrato nel tessuto urbano della città. Vicino c'è anche la sede di Orange che vi si è stabilita dopo l'attivazione termovalorizzatore, ma anche le televisioni francesi: da qui si vede anche la Torre Eiffel."

Poi ha sottolineato: "Si tratta di un edificio di qualità ambientale e architettonica, dentro la città, che tratta i rifiuti e crea energia pulita, realizzando i principi dell'economia circolare."

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Il commento dell'assessora Alfonsi

Ad accompagnare il sindaco di Roma nel suo viaggio a Parigi anche l'assessore alla Cultura Miguel Gotor, per seguire da vicino il festival e l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi.

"Costruito nel 2007 in un'area urbana caratterizzata da edifici a uso uffici e residenziali, è inserito in modo molto armonioso nell'ambiente circostante, tanto da sembrare più una biblioteca che un impianto industriale. Un impianto moderno, che funziona su due linee, in grado di trattare 61 tonnellate di rifiuti ogni ora, circa 530 mila tonnellate l'anno", ha spiegato con una nota su Facebook l'assessora.

Il termovalorizzatore a Roma

A Roma, invece, l'attesa riguarda il termovalorizzatore che dovrebbe essere costruito nell'area industriale di Santa Palomba: dopo l'incendio alla discarica di Malagrotta, l'emergenza rifiuti presente da anni nella capitale, si è aggravata. Secondo le prime stime, questo impianto, al confine con il comune di Pomezia, dovrebbe riuscire a trattare fra le 400 e le 600 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati con una frazione di umido. Accanto allo stabile, in oltre, dovrebbe essere attivata anche una discarica di servizio, dove poter accogliere fino a 300 tonnellate di scarti.

Maggiori informazioni saranno comunicate entro la fine del mese di luglio, mentre a partire da settembre partirà il bando di Ama: l'inaugurazione, secondo il progetto di Gualtieri, deve avvenire entro il Giubileo del 2025. Secondo quanto stima il comune, infine, il termovalorizzatore riuscirà a produrre il fabbisogno annuo di energia elettrica per 150mila famiglie e risparmiare il gas usato da 60mila famiglie.

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