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Pd e 5Stelle insieme sul Reddito di cittadinanza a Roma: presentata mozione a sostegno

La mozione a sostegno di un reddito minimo di cittadinanza è stata sottoscritta da Partito democratico, Roma Futura, Sinistra Civica ecologista, Europa Verde, Demos, Movimento Cinquestelle e Lista Civica Raggi.
A cura di Enrico Tata
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A Roma Pd e 5 Stelle firmano insieme una mozione a sostegno di un reddito minimo di cittadinanza. Un segnale, sicuramente, dal momento che si tratta di uno dei primi atti che i dem e i consiglieri pentastellati presentano uniti in Assemblea Capitolina.

"Le misure contenute nel decreto lavoro del Governo rischiano di creare nuove povertà e contengono meccanismi discriminatori", il parere dei firmatari del documento proposto da "Up!Attiviamoci" e dalla campagna "Ci vuole un reddito", sostenuta da oltre 140 tra associazioni culturali, studentesche, movimenti, sindacati in tutta Italia. Alla presentazione della mozione c'erano il dem Giovanni Zannola, primo fiirmatario, la consigliera di Roma Futura Tiziana Biolghini, il consigliere di Europa Verde Ferdinando Bonessio, il consigliere della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.

La mozione, si legge in una nota, intende "sostenere ogni iniziativa che proponga delle modifiche al Dl Lavoro al fine di migliorare le misure di sostegno al reddito. L'obiettivo è impedire la drastica restrizione della platea dei beneficiari e rilanciare una misura più inclusiva, adeguata alla fase di grande difficoltà economica che molte persone stanno vivendo". L'atto è stato sottoscritto da Partito democratico, Roma Futura, Sinistra Civica ecologista, Europa Verde, Demos, Movimento Cinquestelle e Lista Civica Raggi.

La stessa mozione è stata presentata anche al consiglio della Regione Lazio, dalla consigliera Marta Bonafoni e sottoscritta dai colleghi dem Battisti, Califano, Mattia, Valeriani. Il testo impegna "Presidente e la Giunta della Regione Lazio a sostenere tutte le iniziative volte a migliorare le disposizioni del dl Lavoro, per quel che concerne le misure di sostegno al reddito. Il Decreto approvato dal Governo lo scorso 1 maggio, infatti, abolendo il reddito di Cittadinanza, opera una drammatica riduzione dei provvedimenti di welfare e dell'impatto sulle situazioni di povertà. La mancata previsione di un vero e proprio strumento per il contrasto della povertà e l'aumento – certificato dai dati Eurostat – del rischio povertà nel nostro Paese e nella nostra Regione, rischia di avere conseguenze drammatiche per il tessuto sociale".

Le associazioni che hanno promosso la campagna ‘Ci vuole un reddito' hanno organizzato una manifestazione per sabato 27 maggio, che partirà alle ore 14.30 da piazza dell'Esquilino.

Le misure di sostegno al reddito, fanno sapere gli organizzatori in una nota, devono "essere rivolte a tutte le persone in condizione di povertà, avere un importo che garantisca una vita dignitosa e la possibilità di rifiutare lavori sfruttati, avere una durata che consenta ai percettori di affrontare con serenità i percorsi di inclusione lavorativa e sociale proposti. La misura voluta dal governo, contenuta nel dl lavoro, va in tutt'altra direzione. Il sostegno al reddito è di fatto abolito e sostituito con un sussidio erogato solo a chi è in condizioni di particolare fragilità. Questa scelta, che abbandona migliaia di persone povere a se stesse, si accompagna a un disegno preciso del mercato del lavoro: minori tutele, maggiori possibilità per i datori di lavoro di utilizzare contratti a termine".

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