Paura a Campagnano, bimbo attaccato dalle vespe mentre è in bici: scoperto il nido in un lampada

Stava andando in bicicletta quando all'improvviso è stato attaccato dalle vespe. Il piccolo è corso via, abbandonando la bici nel giardino. Quando i genitori sono andati a recuperarla, sono stati attaccati a loro volta e punti. Paura a Campagnano nei giorni scorsi dove, chiamato ad intervenire, l'etologo Andrea Lunerti ha trovato un nido di vespe cartonaie.
"Il nido si nascondeva nella plafoniera di una lampada esterna. Nei giorni precedenti, era stato punto anche un tecnico dei condizionatori, spaventatissimo perché lo scorso anno ha perso un collega, finito in shock anafilattico e morto dopo una puntura di calabrone – ha spiegato a Fanpage.it il dottor Lunerti – Una volta arrivato, abbiamo scoperto una colonia di vespe cartonaie (Polistes dominula), fra le più irascibili e aggressive".
Come spiega a Fanpage.it, questa specie è ormai particolarmente abile a nascondere i nidi negli ambienti domestici, ma a metà luglio è anche molto protettiva nei confronti della prole.
Perché le vespe hanno attaccato il bambino in bicicletta
"Tutte le persone che passavano nella zona in cui si trova il nido venivano punte – ha precisato Lunerti – Generalmente le vespe non attaccano mai, perché attaccare significherebbe rivelare il nido. Ma quando il tecnico dei condizionatori, di statura alta, è passato nel corridoio del portico della villa, quasi all'altezza del nido, senza accorgersene è arrivato a una distanza ravvicinata, ha superato la zona X e ha fatto scattare le vespe", ha ipotizzato Lunerti.
"O magari senza volerlo si è girato, potrebbe avere inalato anidride carbonica: per loro è il segnale che qualche predatore, qualche grande mammifero, le sta attaccando", ha spiegato ancora.
Le vespe sono abituate a distinguere il pericolo in questa maniera, essendo prive del nostro sistema visivo e olfattivo. "Quando sentono l'anidride carbonica di solito attaccano. E una volta che sono state disturbate e attaccate diventano più aggressive e più propense ad attaccare di nuovo, anche a distanze più lunghe – ha aggiunto – È sufficiente un passaggio, uno spostamento d'aria qualsiasi, come quello che potrebbe aver provocato il bambino in bicicletta. Ecco perché lo hanno attaccato".
Come riconoscere le vespe cartonaie e come comportarsi
D'estate la vespa cartonaia è la più pericolosa. "Occorre stare attenti nelle case che sono circondate da ambienti naturali, quelle in campagna. Ma anche in città, ultimamente, si trovano molte vespe: hanno imparato a nascondersi sempre meglio anche negli ambienti domestici", ha spiegato Lunerti, precisando che il punto più tradizionale in cui è possibile trovare i nidi è l'angolo della soglia della finestra.
"Dobbiamo anche fare attenzione perché potrebbero costruire il nido nelle macchine che rimangono in stato di abbandono per molto tempo: lo sanno bene tutti coloro che lavorano all'aria aperta come i meccanici delle autodemolizioni – ha ricordato – Ogni volta che vanno lì ad aprirle per smontare qualche pezzo vengono spesso attaccati. Capita spesso che mi chiamino perché a volte i nidi sono così grandi che si compongono di centinaia e centinaia di individui".
Allo stesso modo si rischia di trovare nidi anche nei depositi dove ci sono i pullman, ma ovviamente anche nelle aziende agricole, dove ci sono tanti animali domestici, anche di grosse dimensioni. "In quei luoghi ci sono tantissimi insetti che vengono attirati da questi animali e dalle loro deiezioni ed è lì che costruiscono i nidi più grandi e popolosi".
Una volta individuato o avuto il sospetto della presenza di un nido, ci sono delle chiare disposizioni da seguire anche per rimuoverlo. "L'ideale sarebbe agire di sera o di mattina, quando si assenta la regina oppure le prime due operaie, in modo da dissuadere il proseguo della colonia", ha concluso Andrea Lunerti.