Panini al botulino “Dar Ciriola” al Pigneto, condannata la proprietaria Nonna Franca

"Nonna Franca", all'anagrafe Franca Magliozzi, è stata condannata a un anno e otto mesi per commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni colpose. La proprietaria del locale "Dar Ciriola" al Pigneto è finita a processo, dopo che alcuni dei suoi clienti si sono sentiti male e sono finiti in ospedale in terapia intensiva, per aver mangiato un panino al botulino. Per Magliozzi la pubblico ministero della Procura della Repubblica aveva chiesto al giudice una pena di due anni. Le vittime dell'intossicazione sono assistite dagli avvocati Samantha Saluzzi e Geny Stanco.
Sei clienti hanno mangiato panini al botulino e si sono sentiti male
Questa la decisione del giudice arrivata ieri, mercoledì 19 giugno, per la donna di ottantaquattro anni, proprietaria di uno dei locali più "familiari" del quartiere. I fatti si sono verificati il 4 novembre del 2016. Dopo aver mangiato un panino da lei sei clienti si sono sentiti male e hanno avuto bisogno di cure mediche urgenti. Come riporta Il Corriere della Sera una persona ha perso un occhio, altre hanno avuto problemi al cuore o a deambulare
In ospedale con intossicazione botulinica
L'ingestione della potente e potenzialmente mortale tossina ha provocato su i sei clienti del locale conseguenze gravi. A salvarli sarebbe stata l'intuizione di un parente, il quale ripercorrendo cosa avessero fatto nelle ore precedenti, ha sospettato che si trattasse appunto di un'intossicazione botulinica. Fortunatamente tutte e sei le persone che hanno ingerito la tossina sono rimaste in vita, anche se hanno riportato conseguenze molto gravi.
Cos'è il botulismo
Il botulismo, come riporta il portale dell'Istituto Superiore di Sanità, è una malattia neuro-paralitica causata dalle tossine dei clostridi produttori di tossine botuliniche. Si tratta di microrganismi che si possono ritrovare, principalmente sotto forma di spora, in molteplici ambienti come il suolo, i sedimenti marini e lacuali, il pulviscolo atmosferico e gli alimenti.
Il botulismo alimentare può colpire a tutte le età e non è trasmissibile da persona a persona, con sintomi che compaiono mediamente nell’arco di 24-72 ore dopo il consumo dell’alimento contaminato. Nonostante la malattia possa essere mortale, se diagnosticata in tempo, si risolve totalmente in tempi che possono variare da qualche settimana a diversi mesi.
In Italia, gli alimenti di produzione domestica che maggiormente sono responsabili dei casi di botulismo sono le olive nere in acqua, le conserve di funghi sott’olio, le conserve di cime di rapa, le conserve di carne e di pesce (soprattutto tonno).